CIRÒ M. (KR) – Richiesta di acquisto attrezzature, i 3 comuni di Cirò, Cirò Marina e Crucoli, almeno in questa fase, non possono far fronte all’investimento indicato dagli amministratori della Contea per rendere efficiente ed economico l’intero iter produttivo, oggi ipotecato da gravi gap infrastrutturali.
La risposta negativa delle istituzioni giunge, attraverso una nota del 18 settembre, a seguito della riunione tra i rappresentanti del comune capofila (Cirò) e quello degli altri di Crucoli e Cirò Marina che fanno parte della Contea del Cirò.
Alla luce di tanto, i responsabili della BCS, SPATARO e CASTIGLIONE, non fanno mistero della difficoltà oggettiva a garantire, stando così le cose, gli stessi quintali di uva ritirata per la vendemmia 2013. Prende corpo intanto l’obiettivo Diversificazione. La Contea punterà anche sulla commercializzazione dell’olio extravergine biologico e sull’incoming turistico.
Non hanno dubbi, l’amministratore unico Francesco SPATARO e il direttore generale Roberto CASTIGLIONE i quali colgono l’occasione per informare che è in corso il saldo dei pagamenti per i conferitori della vendemmia 2013 e che sono già in atto le selezioni delle uve con i conferitori per la vendemmia 2014.
A novembre – annunciano SPATARO e CASTIGLIONE – partirà la partnership con alcuni frantoi calabresi per la commercializzazione dell’olio extravergine biologico. E sempre quest’anno, come annunciato nei mesi scorsi – aggiungono – promuoveremo la linea IGT con 3 nuove etichette parallela ai DOC. Stiamo pensando – concludono i due SPATARO e CASTIGLIONE – di progettare inoltre iniziative di incoming turistico valorizzando il brand di Contea del Cirò studiando l’offerta di itinerari enogastronomici finalizzati a valorizzare il terroir del cirotano a 360 gradi.