REGGIO CALABRIA – La Dia di Firenze, su disposizioni della Dda di Reggio, a Prato, Reggio e Cosenza, ha confiscato beni per oltre 2 milioni di euro a Sante Pisani, 67 anni, imprenditore ritenuto contiguo alla cosca Pesce-Bellocco di Rosarno. All’uomo è stata applicata anche la sorveglianza speciale di ps per 3 anni con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Pisani, che si era trasferito negli anni ’90 con la famiglia a Poggio a Caiano, provincia di Prato, aveva mantenuto, secondo l’accusa, il ruolo di riciclatore dei proventi della cosca fino al 2012, anno in cui era tornato a Rosarno. Tra i beni confiscati anche lo studio legale Pisani di cui era titolare l’avvocato Vittorio, figlio di Sante e storico legale di fiducia della cosca Bellocco, arrestato nel 2014, e poi diventato collaboratore di giustizia, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte della testimone di giustizia Maria Concetta Cacciola, deceduta il 20 agosto 2011 per ingestione di acido muriatico.