Cane seviziato e ucciso, processo iniziato e subito rinviato al 18 maggio

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Reggio Calabria, 27 apr. (askanews) - "I miei assistiti stanno vivendo con molta sofferenza la vicenda. Si sono resi conto del gravissimo fatto avvenuto e la portata del gesto. Ed è per questo che è maturata la scelta di accedere al rito abbreviato affinché il processo finisca il più veloce possibile e questo non per chiudere la vicenda che nelle loro vite non si chiuderà mai. Siamo consapevoli infatti, che tutto ciò ha segnato per sempre la loro vita. Al termine del processo verrà pareggiato il conto con la giustizia, ma quello con la morale non si chiuderà mai". A dichiararlo all'agenzia Askanews è Alessandro Gaeta, l'avvocato del foro di Paola che difende Nicolas Fusaro e Giuseppe Liparato, i due giovani, accusati dalla Procura del Tirreno cosentino, insieme ai fratelli Francesco e Luca Bonanata, di aver di aver ucciso e seviziato il cane "Angelo". Questa mattina si è svolta, dinnanzi al giudice monocratico di Paola, Alfredo Cosenza, la prima udienza per i quattro imputati alla sbarra. Tutti sono accusati del reato di "uccisione di animali" e rischiano una condanna che oscilla dai quattro mesi ai due anni di reclusione. Il fatto, avvenuto a Sangineto (Cosenza), risale al 21 giugno dello scorso anno. I quattro ragazzi, secondo le indagini condotte dal pm cosentino Francesca Cerchiara, filmarono con il telefonino tutta la scena: prima attirarono il cane, che era docile e mansueto, poi lo impiccarono ad un albero ed infine lo uccisero con colpi di pala sulla testa. Angelo sarebbe stato seviziato poiché ritenuto "responsabile" della morte di due capre. Il video dell'uccisione divenne presto virale sui social network e permise ai Carabinieri di identificare i quattro ventenni di Sangineto. L'udienza di oggi è stata caratterizzata dalla folta presenza di animalisti arrivati da tutta Italia per manifestare ancora una volta a difesa degli animali. E non solo. Quando due dei quattro imputati, Francesco e Luca Bonanata, stavano abbandonato l'aula, il corteo ha urlato contro "assassini, assassini". (segue)

PAOLA (CS) – Hanno chiesto il rito abbreviato i quattro giovani accusati di avere seviziato ed ucciso a Sangineto un cane randagio, Angelo, e di avere postato poi il video su Facebook. Il gup del Tribunale di Paola ha aggiornato l’udienza al 18 maggio per la decisione. Entro quella data il giudice deciderà anche sulle questioni preliminari, compresa la costituzione di parte civile di Enpa, l’Ente per la protezione degli animali, presente oggi in aula con l’avvocatessa Claudia Ricci, che ha sottolineato «l’estrema pericolosità sociale degli imputati». Questi ultimi, ha sostenuto il legale, secondo quanto riferito in una nota, «non solo avrebbero seviziato e barbaramente ucciso il povero animale, ma si sono pubblicamente vantati del loro gesto criminale, riprendendo il tutto con un uno smartphone e pubblicando il relativo video su Facebook. Siamo in presenza di un comportamento di inaudita crudeltà, che desta grande preoccupazione sulla personalità degli imputati, poiché trasforma in motivo di vanto la tortura e le sofferenze imposte a un altro vivente». Stamani centinaia di volontari di Animalisti Italiani e di altre associazioni hanno manifestato davanti al Tribunale di Paola. Al termine dell’udienza, è partito un corteo silenzioso diretto al Santuario di San Francesco di Paola.

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