CASTELLACE (RC) – Il Gip del Tribunale di Palmi, il dottor Paolo Ramondino, nell’udienza di convalida dell’arresto, ha applicato nei confronti di Francesco Mammoliti, accogliendo la richiesta dei difensori, gli avvocati Antonino Napoli e Luciano Battista, la misura degli arresti domiciliari. Mammoliti, infatti, per il quale il Pubblico Ministero aveva chiesto al giudice di applicare la massima misura cautelare della custodia in carcere, era ritenuto responsabile della detenzione illecita di un ordigno esplosivo di fattura artigianale contenente un miscuglio pirotecnico (cd. I.E.D.) pronto per l’innesco, di forma cilindrica e delle dimensioni di 26×10 cm e del peso di 1290 g, completo di miccia a lenta combustione. Tale ordigno, che per la sua struttura chimica e le modalità di fabbricazione risulterebbe caratterizzato da sostanze di elevat potenzialità esplosiva tale da assumere il carattere della micidialità, stante la capacità omicidiaria, era stato rinvenuto all’interno dell’abitacolo di un’autovettura parcheggiata nel capannone adiacente l’abitazione di Mammoliti.
Nel corso dell’udienza di convalida, l’avvocato Napoli ha eccepito il mancato rispetto da parte della polizia giudiziaria, in occasione degli accertamenti svolti sull’ordigno, delle formalità previste per gli atti irripetibili con violazione del diritto di difesa. Eccezione, questa, disattesa dal Gip secondo il quale occorreva tenere conto della natura del reperto e della sua pericolosità per la sicurezza pubblica, tale da richiedere interventi immediati e, quindi, non soggetti alle garanzie difensive. In ogni caso, all’esito dell’interrogatorio, il giudice ha ritenuto di concedere al Mammoliti gli arresti domiciliari presso la sua abitazione, sita in Castellace di Oppido Mamertina, in attesa dello sviluppo delle indagini e del processo.