CATANZARO – Beni per circa un milione di euro sono stati confiscati dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria del Gico di Catanzaro a Salvatore Pannia e Bruno Procopio. Il provvedimento è stato emesso dalla Corte d’Appello di Catanzaro su richiesta della Dda del capoluogo.
Bruno è il figlio di Fiorito Procopio, ritenuto esponente di vertice della cosca Sia-Procopio-Tripodi, operante nell’area jonica soveratese e coinvolta nella guerra di mafia denominata “faida dei boschi” che ha provocato solo nel catanzarese una decina di vittime.
Le indagini della Dda di Catanzaro sulle vicende criminali della zona erano culminate, nel 2011, nell’operazione “Showdown” che aveva consentito, tra l’altro, di svelare la faccia imprenditoriale della cosca.
La confisca riguarda nel dettaglio quattro veicoli, un immobile, tre quote societarie, due complessi aziendali e un night club, gestito sotto la veste di circolo privato, attività ubicate tra Montepaone e Davoli.