CATANZARO – Nuovo filone investigativo nell’ambito dell’operazione “Stammer” che lo scorso 24 gennaio ha portato all’emissione di 54 provvedimenti di fermo con l’accusa, a vario titolo, di traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravate dalle modalità mafiose. Il giudice per le indagini preliminari ha, infatti, emesso nuovi provvedimenti cautelari a carico di 68 persone, accogliendo la richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. La precedente operazione aveva portato al sequestro di otto mila chilogrammi di cocaina, confermando i legami tra le cosche della ‘ndrangheta del vibonese e i “cartelli sudamericani”. Le indagini, in particolare, hanno consentito di disarticolare un’organizzazione estremamente complessa, composta da diversi sodalizi criminali, riconducibili alla ‘ndrina Fiarè di San Gregorio d’Ippona, nel Vibonese, alla ‘ndrina Pititto-Prostamo-Iannello di Mileto, ed al gruppo egemone sulla contigua San Calogero, organizzazioni satellite rispetto alla più nota ed egemone cosca dei Mancuso di Limbadi, con la sostanziale partecipazione delle più note ‘ndrine della Piana di Gioia Tauro, nel reggino, e della provincia di Crotone. Alla base dei nuovi provvedimenti cautelari ci sarebbero le dichiarazioni di una collaboratrice di giustizia che avrebbe fornito ulteriori elementi sull’imponente traffico di droga e sui ruoli all’interno dell’organizzazione. Le nuove ordinanze sono state eseguite in Calabria, Sicilia, Campania, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.