Confiscati beni per 6 milioni di euro alla cosca Crea

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REGGIO CALABRIA – Beni confiscati alla cosca Crea per un valore pari a 6 milioni di euro. La polizia di stato ha effettuato il sequestro ai danni di Teodoro Crea, 78 anni, attualmente detenuto in regime di 41 bis e indicato come il capo dell’omonima cosca di Rizziconi della ‘ndrangheta. Il provvedimento di confisca, proposto dal questore di Reggio Calabria, é stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale. I beni oggetto della confisca, secondo gli investigatori, sono riconducibili, oltre che a Teodoro Crea, alla moglie del capocosca, Clementina Burzì, alla figlia Marinella ed al marito di quest’ultima, Francesco Barone. I beni confiscati consistono in alcuni immobili, tra cui una villa di pregio, sei fabbricati adibiti a stalle, 18 terreni ed un’impresa agricola individuale. Secondo quanto hanno riferito dagli investigatori, le persone cui erano riconducibili i beni confiscati, «in virtù della loro appartenenza alla cosca, erano riusciti ad accumulare un ingente capitale, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati».

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