COSENZA – Anche la Calabria si adegua alle direttive nazionali: chiusura delle scuole fino a domenica 2 marzo a scopo precauzionale per evitare che gli studenti possano contrarre il “coronavirus”. È questa una delle direttive previste dall’ordinanza predisposta dalla governatrice Jole Santelli.
«La Regione Calabria ha formulato proposta di Ordinanza Regionale su misure precauzionali rispetto all’emergenza Coronavirus. La proposta di ordinanza prevede la chiusura delle scuole e delle università e la sospensione delle manifestazioni pubbliche, nonché misure relative al controllo aeroportuale per il transito nazionale, l’istituzione di un ulteriore numero verde gestito dalla Protezione Civile Regionale e dal Dipartimento Sanità. Inoltre l’ordinanza contiene anche l’adozione di misure precauzionali relative alle persone che arrivano in Calabria dalla cosiddetta “zona rossa” (intendendo, perciò, gli 11 comuni interessati dalle misure più restrittive) e le zone ad alto rischio, Cina e Corea. Tale proposta è al vaglio del comitato tecnico scientifico della Protezione Civile Nazionale, in attesa di ottenere la controfirma del Ministro della Salute.Comprendo la necessità di un’azione univoca per tutte le Regioni non direttamente interessate dai casi conclamati di Coronavirus, ma ho fatto presente direttamente al Ministro Speranza la peculiarità della situazione calabrese che vede un ritorno imponente sul territorio da parte delle persone provenienti da zone a rischio.Ritengo tale provvedimento necessario ai fini cautelativi, soprattutto per evitare il diffondersi di un panico al momento ingiustificato». Lo rende noto in una nota Jole Santelli, Presidente della Regione Calabria.
AGGIORNAMENTI
Ore 16,30: Secondo quanto si apprende, il premier Conte, ha chiesto di sospendere l’ordinanza, in fase di stesura definitiva, predisposta dalla giunta regionale calabrese contenente alcune misure per far fronte all’emergenza coronavirus.
Vietate le manifestazioni pubbliche su tutto il territorio regionale.