Cupola mafiosa a Reggio. Cinque arresti. C’è anche il senatore Caridi

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REGGIO CALABRIA – Individuata dai carabinieri quella che viene definita la «struttura segreta di vertice della ‘ndrangheta in grado di dettare le linee strategiche» di tutta l’organizzazione e di «interagire sistematicamente e riservatamente con gli ambienti politici, istituzionali ed imprenditoriali»: cinque gli arresti, eseguiti dai carabinieri del Ros e da quelli di Reggio Calabria. L’ordinanza di custodia cautelare, eseguita stamani dai carabinieri, è stata emessa su richiesta della procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria: i cinque destinatari del provvedimento sono tutti accusati di associazione mafiosa. L’indagine del Ros ha dunque scoperto la “struttura segreta di vertice” della ‘ndrangheta che dava le direttive a tutta l’organizzazione e teneva contatti di “alto livello”, nei vari ambienti, «al fine di infiltrarli ed asservirli – affermano gli investigatori – ai propri interessi criminali». Il senatore Antonio Caridi, di Forza Italia, è una delle cinque persone coinvolte nell’operazione che ha portato alla scoperta della struttura segreta di vertice della ‘ndrangheta. L’ordinanza è stata inviata alla Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato. Arrestati l’ex deputato del Psdi Paolo Romeo, già in carcere dal 9 maggio scorso, l’ex consigliere regionale e sottosegretario della Giunta regionale di centrodestra Alberto Sarra, l’avvocato Giorgio De Stefano e Francesco Chirico.

«La misura cautelare di oggi rappresenta un ulteriore sviluppo del descritto quadro ‘ndranghetistico-massonico che figura in provincia di Reggio Calabria. Si tratta di un livello superiore». Questo il primo commento del procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero de  Raho, in merito all’inchiesta, denominata “Mammasantissima”, che ha portato alla scoperta della “struttura segreta di vertice della ‘ndrangheta”.

I dettagli dell’operazione – anche con riferimento agli appuntamenti elettorali che sarebbero stati condizionati dalla “cupola” – saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 10,30 presso il comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria.

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