ROMA – E’ scattata alle prime ore di oggi una vasta operazione della Dia – Direzione investigativa antimafia – a Roma e provincia, nel Lazio e nelle province di Cosenza e Agrigento. Sono in corso d’esecuzione 26 misure cautelari nei confronti di altrettante persone indiziate di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso costituente una ‘locale‘ di ‘ndrangheta che sarebbe molto radicata sul territorio della Capitale, finalizzata ad acquisire la gestione o il controllo di attività economiche in diversi settori facendo ricorso poi a intestazioni fittizie per schermare la reale titolarità delle attività.
I settori commerciali coinvolti vanno da quello ittico, alla panificazione, ma anche le pasticcerie ed il ritiro delle pelli e degli olii esausti. L’organizzazione di matrice ‘ndranghetista si riproporrebbe, alla stregua di quanto ricostruito dalle indagini, in termini di gravità indiziaria, anche il fine di commettere delitti contro il patrimonio e l’incolumità individuale, affermando il controllo egemonico delle attività economiche sul territorio.
Una sola persona è finita in carcere, delle 26 raggiunte dalle misure cautelari eseguite fra le province di Roma e Cosenza. La Dia di Agrigento ha rintracciato e bloccato un 22enne di Canicattì. Si tratta, secondo quanto emerge, di un giovane che non è collegato agli ambienti mafiosi dell’Agrigentino.