ROSSANO (CS) – Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio predisposti dal Questore della Provincia di Cosenza Liguori, programmati in sede di Tavolo Tecnico in Questura nella zona della Sibaritide e del Coriglianese, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto Garasto Alessandro per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e porto illegale di aggressivo chimico classificato come arma da guerra. In particolare nel tardo pomeriggio di ieri personale del Reparto di Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale e personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Rossano, sulla strada statale S.S.106 nei pressi dello svincolo per Corigliano Calabro, fermava per controllo un’autovettura con due soggetti a bordo, il cui conducente, anziché arrestare la marcia si dava alla fuga mentre il passeggero seduto di fianco, si copriva il viso con le mani tentando di nascondersi alla vista degli agenti, abbassandosi sul sedile. Immediatamente alcuni agenti del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale della Polizia di Stato, che stavano effettuando un posto di blocco, si davano all’inseguimento e nel contempo veniva notiziata la Sala Operativa che coordinava gli altri equipaggi della Polizia di Stato presenti in zona, al fine di intercettare l’autovettura in questione. I fuggitivi procedevano a forte velocità, arrivando nel centro cittadino di Corigliano Calabro ove continuavano la loro pericolosa corsa, effettuando anche ripetuti sorpassi azzardati e brusche manovre, e mettendo a serio rischio l’incolumità dei passanti. Il veicolo inseguito collideva contro un marciapiede riportando notevoli danni al motore, ragione per la quale i due occupanti proseguivano la fuga a piedi. Uno dei due riusciva a sottrarsi alla cattura mentre Garasto veniva bloccato e sottoposto a perquisizione personale estesa anche al veicolo. All’interno dell’abitacolo dello stesso, debitamente occultata, veniva rinvenuta una bomboletta spray sigillata, contenente liquido paralizzante del genere vietato sul territorio nazionale perché classificata come arma da guerra. Garasto veniva tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente informata.