COSENZA – Quelli del contrasto alla criminalità organizzata, della vigilanza sui cantieri di importanti opere pubbliche come il megalotto della statale 106 jonica e l’ospedale della Sibaritide, degli organici e dei presidi delle forze dell’ordine per il controllo del territorio, il potenziamento dell’attività volta al riutilizzo a fini sociali e istituzionali dei beni confiscati alla criminalità organizzata, la situazione nei comuni commissariati, sono stati alcuni dei temi della lunga riunione tenuta ieri in Prefettura a Cosenza con il sottosegretario all’Interno on. Wanda Ferro, coordinata dal prefetto Vittoria Ciaramella, e al quale hanno preso parte il questore di Cosenza Michele Maria Spina e i comandanti provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, oltre ai comandanti della Capitanerie di Porto di Corigliano e della Guardia Costiera di Cetraro e al direttore delle case circondariali di Cosenza e Rossano.
Rispetto al tema della sicurezza del territorio, non sono emersi particolari motivi di allarme per gli episodi di microcriminalità e per il verificarsi di alcuni atti intimidatori e danneggiamenti che all’esito delle indagini in alcuni casi risultano collegati a questioni personali o comunque estranei a contesti di criminalità organizzata. Quanto alle attività criminali in provincia si è approfondita la situazione nelle macro-aree del capoluogo, della fascia Tirrenica, di quella Jonica e dell’area silana, con la presenza di cosche che hanno proiezioni fuori regione e legami storici con le più potenti consorterie di ‘ndrangheta del Crotonese, del Vibonese e del Reggino.
Particolare attenzione è stata riservata alla Sibaritide, in cui emerge la necessità di incrementare il livello di sicurezza, sia per le particolari dinamiche criminali sul territorio, con vicende recenti che fanno ipotizzare anche una delicata fase di assestamento, che per gli interessi sulle ricadute finanziarie legate alla realizzazione di importanti opere infrastrutturali, in una realtà caratterizzata da tensioni sociali per vertenze occupazionali e la presenza rilevante di immigrati a rischio sfruttamento. Per quanto riguarda le dotazioni di personale e i presidi delle Forze dell’ordine, l’unica criticità emersa, su cui c’è grande attenzione da parte del Viminale, riguarda gli organici della Polizia di Stato, che necessitano di un ripianamento rispetto a quello tabellare, e la dislocazione degli uffici, rispetto ai quali emerge la necessità di dare maggiore copertura ad ampie fasce di territorio, istituendo nuovi presidi di Ps sulla costa Jonica e in quella Tirrenica oltre che nell’area montana.
Il sottosegretario ha quindi ringraziato il prefetto Ciaramella per l’importante attività di coordinamento, esprimendo soddisfazione per la competenza dei partecipanti e per la loro conoscenza approfondita del territorio. Il sottosegretario Ferro ha quindi ringraziato i vertici delle Forze dell’ordine per l’attività svolta e gli ottimi risultati raggiunti nei rispettivi ambiti di competenza, e ha assicurato il costante supporto del governo per garantire la legalità e la sicurezza sul territorio.