Facciolla, parla Donata Bergamini: «Mandato via perchè cosi doveva essere»

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Donata Bergamini

RENDE (CS) – E’ amareggiata e affranta Donata Bergamini dopo il trasferimento di Eugenio Facciolla dalla Procura di Castrovillari a quella di Potenza per decisione del CSM. Una decisione, come era prevedibile, ha inevitabilmente gettato nello sconforto la famiglia Bergamini, come una vera e propria doccia fredda.

Queste le parole che Donata Bergamini affida a Facebook sul procuratore cui si deve la riapertura del caso sull’omicidio del fratello Denis dopo circa 30 anni di depistaggi e insabbiamenti: 

«Mi sento metà argentana e metà cosentina – scrive -. Ma il cuore e la mia anima sono stati distrutti a Castrovillari in tutti questi trenta lunghissimi anni.
4 anni fa è arrivato il Procuratore Eugenio Facciolla. Dopo decenni di mistificazioni, depistaggi e falsità ha ascoltato il nostro avvocato Fabio Anselmo ed ha chiesto ed ottenuto la riapertura delle indagini che sembravano oramai archiviate per sempre.
È cosi che siamo riusciti a provare che Denis non si è suicidato, che non ha avuto un incidente, ma che è stato barbaramente ucciso.
Il Procuratore Facciolla, in silenzio, ha rivoltato la procura di Castrovillari.
Fatti. Non parole. Non ha fatto conferenze stampa. Non ha partecipato a talk show. Non ha scritto libri. Non si è esibito come opinionista in trasmissioni televisive.
Ha fatto solo il suo lavoro. Questo sembra, a me cittadina che non capisce nulla. È stato mandato via perchè cosi doveva essere. Di Denis Bergamini e del suo lavoro poco importa se non a coloro che decidono sulla testa di noi cittadini che veniamo considerati come danni collaterali nel contesto di lotte di potere fine a se stesse. Questo a me pare».

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