False certificazioni Covid per ottenere aiuti, 13 denunce

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ue arresti dei carabinieri a Reggio Calabria
Una pattuglia dell'Arma dei Carabinieri in servizio a Reggio Calabria.

VARAPODIO – Tredici persone, tutte residenti a Varapodio, nel Reggino, sono state denunciate dai carabinieri della Compagnia di Taurianova per false attestazioni, prodotte per ottenere gli aiuti pubblici connessi all’emergenza Covid. 
I carabinieri svolgendo un controllo delle istanze prodotte per ottenere i “buoni spesa”, al fine di verificare il rispetto delle procedure e l’effettivo possesso dei requisiti previsti, hanno rilevato le irregolarità commesse accertando che, nonostante il limite massimo fissato a 700 euro mensili di reddito per accedere al fondo di solidarietà alimentare, i denunciati avevano attestato il falso nella dichiarazione sostitutiva per poter ottenere illegittimamente l’aiuto. Inoltre è emerso che le persone denunciate percepivano in realtà somme ben superiori grazie ad altri sussidi pubblici a sostegno del reddito, indennità di disoccupazione, cassa integrazione o anche una pensione. In tale contesto c’era anche chi, nel periodo, ha continuato a lavorare nell’ambito di attività non sospese continuando a chiedere fraudolentemente i sussidi senza averne diritto”.

I tredici “furbetti” si aggiungono alle 86 persone già denunciate nel corso dell’operazione “Dike 2” che, nelle scorse settimane, ha riguardato sempre l’aiuto straordinario introdotto dal governo per il periodo di emergenza sanitaria ed erogato direttamente dai Comuni alle persone e alle famiglie in difficoltà economica, per acquistare alimenti, farmaci e altri beni di prima necessità.

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