CORIGLIANO CALABRO (CS) – La Guardia di Finanza di Corigliano Calabro, a conclusione di un’articolata e complessa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, ha smascherato una truffa perpetrata ai danni dell’Inps, da una ditta individuale e da una società cooperativa, con il sistema dell’assunzione di falsi braccianti. I militari hanno riscontrato 210 assunzioni fittizie, con un danno alle casse dello Stato per oltre 350mila euro. L’impresa presentava all’Ente previdenziale falsi contratti di affitto di terreni riconducibili a soggetti ignari, completamente estranei alla truffa, e denunce aziendali trimestrali, attestanti l’impiego, mai avvenuto, di operai, al fine di consentire loro l’indebita percezione di indennità di disoccupazione, malattia, assegno nucleo familiare e maternità.
Indagini sui falsi braccianti
Nel corso delle indagini sono state acquisite informazioni dai proprietari dei terreni estranei alla truffa e, attraverso l’analisi documentale, sono state ricostruite le false dichiarazioni e comunicazioni all’Inps del falso datore di lavoro. Oltre 18mila giornate lavorative mai effettuate e comunicate, che hanno fittiziamente generato falsi costi di personale per circa un milione di euro e nessun ricavo. Constatata inoltre anche l’indebita percezione di circa 12mila euro di contributi pubblici erogati da Arcea, a vantaggio del falso datore di lavoro. Al termine delle indagini, il rappresentante legale dell’impresa e della società cooperativa è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari per truffa aggravata ai danni dell’Ente previdenziale e dell’Arcea e per falso. I 210 falsi braccianti sono stati segnalati per il reato di truffa aggravata, in concorso con il fittizio datore di lavoro.
Francesco Farina