LAMEZIA TERME (CZ) – L’auto in uso alla moglie del cronista del Quotidiano del Sud Pasqualino Rettura, che vive e lavora a Lamezia Terme è stata data alle fiamme nel corso della notte dell’Epifania. A dare l’allarme è stato un parente di Rettura che, resosi conto di quanto stava accadendo, ha immediatamente avvisato i vigili del fuoco. Giunti sul posto, i pompieri hanno spento l’incendio evitando che si propagasse anche ad un altro veicolo, sempre in uso alla famiglia Rettura, parcheggiato di fianco. Non vi sono dubbi sulla natura dolosa dell’episodio. Secondo quanto si è appreso, gli investigatori hanno rinvenuto una bottiglietta contenente benzina. Sul posto anche le forze dell’ordine. Sono in corso le indagini per verificare i motivi del vile attentato, da ricondursi probabilmente all’attività giornalistica svolta da Pasqualino Rettura al quale va il sostegno e la solidarietà della redazione di ottoetrenta.it
“L’escalation di episodi di violenza, minacce e danneggiamenti ai danni dei giornalisti calabresi limita ormai in maniera drammatica il libero esercizio del diritto di cronaca nella nostra regione. Anche su questo fronte viviamo una situazione di emergenza che si aggrava giorno dopo giorno”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, in una dichiarazione diramata dal portavoce. “L’ultimo grave atto intimidatorio, in ordine di tempo – aggiunge – è stato l’incendio dell’auto del cronista lametino de ‘Il Quotidiano del Sud’, Pasqualino Rettura. Un fatto che viene ricondotto in maniera univoca all’attività professionale del giornalista, a conferma dell’aggressione ormai sistematicamente portata avanti nei confronti di chi viene punito per il fatto di svolgere il proprio lavoro e di raccontare quanto avviene in una terra difficile come la nostra”. Il presidente Irto auspica “un immediato accertamento delle responsabilità da parte degli inquirenti” e rivolge “a Rettura e al Quotidiano la solidarietà dell’intero Consiglio regionale”.