CIVITA (Cs) – E’ salito a dieci morti accertati il tragico bilancio delle vittime provocate dall’ondata del torrente Raganello a Civita, in provincia di Cosenza. I soccorritori, infatti, ha riferito il capo della protezione civile regionale Carlo Tansi, hanno recuperato altri due cadaveri. I corpi saranno poi trasportati nella camera ardente allestita nella palestra di Civita.
Ventitrè le persone tratte in salvo, tra cui anche dei minori. Cinque gli escursionisti che risultano ancora dispersi. Fra i feriti una bambina sarebbe in ipotermia. Le persone rimaste coinvolte nell’ondata facevano parte di due gruppi di 18 persone ciascuno, per un totale di 36 coinvolti.
Il torrente ingrossato dalle piogge delle ultime ore ha sorpreso il gruppo di escursionisti che probabilmente stavano facendo rafting.
La tragedia è avvenuta nel territorio del Parco Nazionale del Pollino a monte del cosiddetto “Ponte del Diavolo”.
Sul posto sta operando anche un elicottero. Le operazioni di salvataggio, rese difficili dal perdurare del maltempo e dal calar della sera, sono affidate ai Vigili del fuoco presenti sul posto con una squadra di uomini del distaccamento di Castrovillari. A supporto delle operazioni una squadra specializzata di Vigili del fuoco speleo alpino fluviali e l’elicottero arrivato direttamente dal comando di Salerno e due eliambulanze.
Il torrente Raganello è tra i più visitati della regione.
Sono diverse le attività di rafting ed escursione che si concentrano nel periodo estivo lungo il torrente. In tutta la provincia cosentina, le condizioni meteo sono migliorate in serata dopo ore di pioggia e vento.
Nella piazza di Civita allestita un’area di Primo soccorso per i feriti.
Sul posto sono giunti anche il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla e il Capo della Protezione Civile calabrese Carlo Tansi.
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