“Miramare”, chiesto rinvio a giudizio per Falcomatà. L’accusa è abuso di ufficio

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REGGIO CALABRIA – Il sostituto procuratore della Repubblica Walter Ingnazitto ha chiesto il rinvio a giudizio per il primo cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e per gli altri indagati, tra cui assessori e dirigenti comunali, nell’ambito dell’operazione “Miramare”.

Per tutti, sindaco compreso, l’accusa è abuso di ufficio e falsità materiale e ideologica relativamente ad una delibera datata 2015 con cui fu ammessa la proposta della onlus per poter utilizzare il piano terra del palazzo “Miramare”, struttura alberghiera di proprietà del comune, già affidato ad altro soggetto.

«Falcomatà avrebbe omesso di astenersi in presenza di un interesse proprio ed anzi, attraverso la delibera, avrebbe agevolato un soggetto ritenuto a lui legato da un rapporto di pluriennale amicizia, ricambiando l’analogo favore ricevuto dallo stesso Zagarella che in occasione delle precedenti elezioni amministrative gli avrebbe concesso in uso gratuito un proprio immobile da destinare a sede della segreteria politica». 

L’udienza è fissata per il prossimo 11 di febbraio.

 

 

 

 

 

 

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