Morte sospetta all’Annunziata, il magistrato dispone l’autopsia

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COSENZA – Sarà disposta l’autopsia sul corpo di una donna di 56 anni, deceduta nella giornata di lunedì 2 luglio nel reparto di chirurgia generale Falcone dell’ospedale dell’ Annunziata di Cosenza. La morte è sopraggiunta dopo quasi quattro mesi di calvario, denunciati alla procura della Repubblica dal coniuge, assistito dagli avvocati Massimiliano e Paolo Coppa.

La denuncia del marito

Secondo quanto raccontato dall’uomo, lo scorso 12 marzo la donna si era sottoposta ad una ileostomia e dopo alcuni giorni era stata dimessa. Due settimane più tardi però era stata costretta a tornare in ospedale a causa di forti dolori addominali e di una insufficienza renale determinata forse da una grave infezione da klebsiella, degenerata poi nel collasso dei reni, tale da rendere necessaria l’inizio della dialisi. Trasferita nel reparto di lungodegenza dell’ospedale di Rogliano e rientrata all’ Annunziata al reparto di chirurgia Falcone la poveretta, dopo un secondo intervento chirurgico, è deceduta per arresto cardiocircolatorio. La magistratura ha provveduto al sequestro delle cartelle cliniche.

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