Morte sospetta all’Annunziata, assolti quattro medici

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COSENZA – Il Tribunale di Cosenza ha assolto quattro medici dell’ospedale dell’Annunziata dall’accusa di aver provocato la morte di Caterina Loria, di San Giovanni in Fiore, avvenuta il 28 giugno del 2011. La giovane perse la vita sette giorni dopo aver dato alla luce, col parto cesareo, una bambina. Sul banco degli imputati finirono quattro medici in servizio nell’Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia. Si tratta di Attilio Forte, Andrea Bilotti, Maria Patrizia Romano e dell’allora primario Pasquale Pirillo. Nell’immediatezza della vicenda vennero tutti e quattro rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo. Secondo l’impianto accusatorio i quattro “per negligenza, imprudenza e imperizie, consistite nella prestazione di una inadeguata assistenza clinica, cagionavano la morte di Caterina Loria, intervenuta per tromboembolia massiva del ramo principale dell’arteria polmonare insorta nel decorso post-operatorio in soggetto sottoposto a taglio cesareo”. Ma in dibattimento non sono emersi elementi tali da provare la responsabilità dei sanitari. Per questo motivo anche il pm Giuseppe Cozzolino aveva chiesto l’assoluzione dei medici. Richiesta a cui si erano opposti i legali della famiglia, che si è costituita parte civile. Il giudice Francesca De Vuono ha pronunciato una sentenza di assoluzione per tutti gli imputati.

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