REGGIO CALABRIA – Si nascondeva in casa di una delle figlie, il latitante Rocco Barbaro di 51 anni, arrestato oggi dai Carabinieri a Platì, in provincia di Reggio Calabria. Rocco Barbaro, alias “U Sparitu”, era ricercato dal gennaio del 2016, in quanto colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari di Milano su richiesta della Direzione distrettuale antimafia meneghina, che ha concordato con l’attività investigativa svolta dal nucleo investigativo del comando provinciale di Milano, per associazione di tipo mafioso e intestazione fittizia di beni con l’aggravante del metodo mafioso. I fatti contestati risalgono da maggio 2013 al gennaio 2014. Al centro dell’indagine vi è il cambio di proprietà di un bar a Milano, vicenda nella quale Rocco Barbaro avrebbe rivestito un ruolo da intermediario per l’intestazione fittizia a una terza persona, poiché la precedente gestione aveva contratto numerosi debiti, in particolare coi Monopoli di Stato. Barbaro avrebbe gestito in maniera occulta il bar, controllando l’operato del nuovo titolare, anch’egli originario di Platì. Rocco Barbaro è il figlio di Francesco Barbaro, classe 1927, alias “Cicciu U Castanu”, capo dell’omonima consorteria di ‘ndrangheta, in atto detenuto all’ergastolo per una condanna per l’omicidio del brigadiere dei carabinieri Antonino Marino. Rocco Barbaro, inoltre, è cognato di Giuseppe Pelle, figlio del defunto Antonio Pelle alias “U Gambazza”, ritenuto capo dell’omonima cosca operante nel territorio di San Luca. Rocco Barbaro era stato a lungo latitante, dal 1997 al 2003, quando era stato implicato in un’indagine per reati in materia di stupefacenti. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato condotto in carcere a Reggio Calabria.