COSENZA – «Edda Costabile è stata raggiunta e uccisa immediatamente, la figlia, Ida Attanasio ha cercato di fuggire, un inseguimento per circa 40 metri, poi è caduta ed è stata colpita alle spalle. L’arma è una calibro nove e quasi certamente l’assassino era a volto scoperto. Una dinamica complessa che necessità di maggiori approfondimenti e speriamo di avere a breve tutti gli elementi per ricostruire nel dettaglio l’azione». Lo ha detto il procuratore capo della Procura di Castrovillari Eugenio Facciolla, a Cosenza in Prefettura a Cosenza a margine della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a seguito del duplice omicidio avvenuto ieri a San Lorenzo del Vallo. Le due donne uccise si trovavano nel cimitero per pregare sulla tomba del fratello di Francesco Attanasio, morto per un incidente stradale. La cappella, inoltre, nei mesi scorsi era stata bruciata. «Una famiglia per bene – ha aggiunto Facciolla – lontana da contesti di tipo mafioso. Il legame è l’amicizia tra Attanasio e Galizia. Troppi rivoli di indagini aperte bisogna rintracciare il filo che congiunge il ritrovamento delle armi, che coinvolge la Dda di Catanzaro, l’omicidio di Galizia sul quale indaga la Procura di Cosenza e il duplice omicidio di ieri. La perquisizione di qualche giorno prima – ha detto ancora il procuratore di Castrovillari – è stato il grilletto che si è alzato, che ha indotto a pensare che qualcosa nelle nostre stanze stava accadendo. Abbiamo lavorato tutta la notte, tre ore solo per farci dire da una persona: si c’ero».
«Una vicenda di barbarie criminale perché forse per la prima volta, deliberatamente, si colpiscono direttamente delle donne all’interno di un cimitero. Segno che le regole di mafia non esistono più». Lo ha detto il questore di Cosenza, Luigi Liguori, alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocata dal prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, in relazione all’omicidio di Edda Costabile e della figlia, Ida Attanasio, avvenuto ieri nel cimitero di San Lorenzo del Vallo.