CATANZARO – Dieci arresti e sequestro di beni per 2 milioni di euro. Questo il bilancio dell’operazione “Oro nero” condotta dalla Guardia di Finanza di Catanzaro che ha smantellato un’organizzazione criminale dedita al contrabbando di oli minerali, poi commercializzati in evasione d’imposta. Le indagini, iniziate nel settembre 2015, hanno portato a galla la “gang” operante in diverse province italiane tra cui Catanzaro, Cosenza, Foggia,Taranto, Reggio Emilia e Parma e composta da 13 perone. Sequestrate anche 5 autocisterne e oltre 141mila litri di prodotti petroliferi (prevalentemente gasolio agricolo). Analizzando la documentazione fiscale acquisita presso le società fornitrici dei prodotti petroliferi, i finanzieri hanno potuto ricostruire, solo per il periodo 2015-2016, un’evasione di accisa per quasi 2 milioni di euro. L’organizzazione utilizzava fatture per operazioni inesistenti e falsi documenti di accompagnamento semplificati, indicando luoghi di destinazione e itinerari fittizi, nonché gli estremi di società operanti nel settore della vendita di prodotti petroliferi risultate ignare delle transazioni commerciali. Il Gip di Catanzaro ha disposto quindi l’arresto di 10 persone (7 in carcere e 3 agli arresti domiciliari), e ha emesso un decreto di sequestro preventivo ai fini della confisca per un importo pari all’accisa evasa (1.893.451 euro). Il pm, oltre alle ordinanze di custodia cautelare, ha emesso anche un decreto di perquisizione locale e personale e sequestro nei confronti dei 13 indagati al fine di trovare ulteriori elementi probatori.