CASTROVILLARI – Detenzione e porto d’armi clandestine; acquisto, spendita e introduzione di banconote false; truffe, furti e ricettazioni, spaccio di sostanze stupefacenti. Sono le accuse di cui devono rispondere, a vario titolo, le 10 persone (di cui una ricercata) coinvolte nell’operazione “Polyhedron” dei Carabinieri del comando provinciale di Cosenza che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di un gruppo di persone accusate di far parte di un’associazione a delinquere dedita alla commissione di numerosi reati. Fra gli arrestati figura Cosimo Donato, già in carcere con l’accusa di aver partecipato al triplice omicidio in cui perse la vita il piccolo Cocò Campolongo, ucciso a 3 anni insieme al nonno e alla convivente di quest’ultimo, a Cassano Ionio (Cs), il 14 gennaio 2014. Le vittime, uccise a colpi d’arma da fuoco, furono poi bruciate dagli assassini. Il delitto destò molto clamore per le modalità e per il coinvolgimento del bambino. Con Donato è finita in manette la moglie, Vittoria Bellusci, che avrebbe gestito il gruppo criminale in assenza del marito facendo da tramite fra lui e gli altri componenti del sodalizio criminale. Gli arresti sono stati eseguiti all’alba nei comuni di Firmo, Lungro, Spezzano Albanese e Cetraro, nel Cosentino. Gli arrestati sono stati rinchiusi in carcere o agli arresti domiciliari, in base alle misure emesse dal gip del Tribunale di Castrovillari, su richiesta del procuratore della Repubblica della citta’ del Pollino, Eugenio Facciolla. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Castrovillari, durate circa un anno, hanno consentito di acquisire elementi di prova circa l’esistenza di un’assocazione per delinquere incentrata sulla famiglia di Cosimo Donato. I dettagli dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa tenutasi al comando provinciale dei carabinieri di Cosenza, alla presenza del procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla. Oltre a Cosimo Donato, al quale l’ordinanza di custodia è stata notificata in carcere, sono finiti agli arresti la moglie, Vittoria Bellusci e poi gli altri membri dell’organizzazione criminale: Angelo Bellusci, Mirko Bruno, Francesco Donato, Pasqualina Pellegrini (nelle foto in basso). Ai domiciliari Francesco Pellegrini, Alessio Carmine Tundis e Sandro Cofone. Un altro destinatario di ordinanza di custodia cautelare al momento è sfuggito alla cattura poiché sarebbe all’estero.