Cosenza ( Cs) – Nove condanne e sette assoluzioni. Si chiude con la sentenza di primo grado il processo “Tesi”. L’inchiesta riguarda i rapporti tra la societa’ “Tesi”, operante nel settore dell’informatica e Fincalabra, la finanziaria della Regione Calabria. Negli anni scorsi il filone dell’indagine era stato stralciato dall’inchiesta Why Not e inviato al tribunale di Cosenza – dove si e’ appena concluso – perché competente per territorio. Il collegio (presieduto dal giudice Angela Lucia Marletta, a latere Claudia Pingitore e Giusi Ianni) questa mattina ha condannato Filomeno Pometti (4 anni di carcere), Luciano Vigna, ex vicesindaco di Cosenza (2 anni e 8 mesi), Michelangelo Spataro, già consigliere comunale di Cosenza (4 anni), Francesco Capocasale (4 anni), Michele Montagnese (4 anni), Gianluca Bilotta (4 anni), Luigi Vacca (4 anni), Antonio Gargano (2 anni e 8 mesi) e Antonio Viapiana (2 anni e 8 mesi). Il Tribunale ha, invece, assolto l’ex sindaco Salvatore Perugini, Nicola Costantino, Renato Pastore, Saverio Fascì, Francesca Gaudenzi, Pietro Macri’ e Pasquale Citrigno (amministratore della società) assolto per non aver commesso il fatto. Citrigno era l’unico per il quale già il pm Giuseppe Visconti aveva chiesto l’assoluzione. Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di bancarotta. Pometti, Vigna, Spataro, Capocasale, Montagnese, Bilotta, Vacca, Gargano e Viapiana sono stati condannati anche all’inabilitazione all’esercizio di una impresa commerciale e all’incapacita’ di esercitare uffici direttivi per la durata di dieci anni. Pometti, Spataro, Capocasale, Montagnese, Bilotta e Vacca sono stati, inoltre, interdetti dai pubblici uffici per cinque anni. Tutti i condannati dovranno pagare le spese processuali e risarcire le parti civili. Gargano, Viapiana, Pometti, Spataro, Capocasale, Montagnese, Bilotta, Vacca sono stati assolti da alcuni capi di imputazione perchè il fatto non costituisce reato. Non si procede per i reati relativi al capo e per intervenuta prescrizione.