COSENZA – Prosegue l’attività intensa di sorveglianza nell’area protetta calabro-lucana da parte del Corpo Forestale dello Stato, con una serie di fermi e denunce alle autorità giudiziarie competenti. Almeno quattro le persone fermate per taglio abusivo di alberi che, indiscriminato nei boschi demaniali, non solo aumenta il rischio idrogeologico ma sottrae un importante bene ambientale ai Parchi Nazionali. Questa volta, il Comando Stazione Forestale di Civita, nel comune di San Lorenzo Bellizzi, dopo un’indagine per il taglio abusivo di venti piante in un bosco di pregio in località Piano Leccese – Zona 1 del Parco Nazionale del Pollino ha deferito un uomo alla competente Autorità Giudiziaria. Lo stesso è accaduto in località “Paciuri” di Malvito, dove il Reparto di Sant’Agata d’Esaro ha sorpreso due uomini, uno del luogo e l’altro di San Sosti, a tagliare piante con la motosega privi di licenza. Sul versante idrografico tirrenico si perpetrano ulteriori tentativi di furto nei boschi comunali, come appurato dal Comando Stazione di Grisolia durante l’espletamento del servizio in località “Serra Milarra” presso Maierà. Il responsabile, colto in flagrante, è statao immediatamente bloccato. Questi, un pensionato di Buonvicino, è stato segnalato all’Autorità Giudizia per furto aggravato e danneggiamento.