BISIGNANO (CS) – Assume toni sempre più cupi la vicenda che in questi ultimi mesi ha sconvolto la comunità del piccolo centro della Valle del Crati. Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro hanno lasciato emergere un quadro desolante, con protagonisti ragazzini costretti a prostituirsi in cambio di pochi spiccioli, talvolta per merce di poco conto. Dopo il fermo nei confronti di tre uomini nello scorso mese di marzo, è di questi ultimi giorni la notizia che allarga il cerchio, scoprendo un pozzo degli orrori che nessuno avrebbe mai potuto sospettare. Lo scorso 6 maggio, infatti, altre tre persone sono state fermate e il Gip Barbara Saccà ha emesso altre misure cautelari. In particolare, un 80enne è stato posto agli arresti domiciliari, evitando il carcere per una mera ragione anagrafica, mentre a due donne è stato notificato il divieto di dimora nella regione. Tuttavia, per le due (45 anni e 19 anni), responsabili di organizzazione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di minorenne sono scattate oggi le manette. L’aggravamento delle misure cautelari scaturisce da una richiesta della Procura di Catanzaro.
L’attività svolta nella mattinata si inquadra nell’indagine condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende e dai militari della Stazione Carabinieri di Bisignano che hanno fatto luce su una vicenda i cui fatti coprono un arco temporale che va dall’estate 2016 ai giorni scorsi. Vicenda che ha visti coinvolti due minori di 15 e 13 anni, vittime di reati di prostituzione minorile, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione a opera di sei soggetti.