REGGIO CALABRIA – Con una nota ufficiale della direzione sanitaria è stata comunicata la chiusura del reparto di Ortopedia e Traumatologia del Grande ospedale metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria.
Tutto comincia lo scorso 2 ottobre quando un paziente, proveniente dal pronto soccorso dell’ospedale di Gioia Tauro e trasportato dal 118 al pronto soccorso del Gom, viene ricoverato per una frattura scomposta al femore. Al suo arrivo a Reggio, il paziente aveva riferito di essere stato vicino ad un paziente sospetto Covid mentre si trovava al pronto soccorso di Gioia Tauro. Il tampone orofaringeo eseguito, però, in un primo momento aveva dato esito negativo così come gli altri tamponi effettuati nei giorni successivi al ricovero.
Essendo risultato negativo e finita la quarantena, il paziente è stato quindi sottoposto all’intervento chirurgico e posto in dimissione per l’11 ottobre quando sarebbe stato trasferito in un centro riabilitativo. «Tuttavia – com’è scritto nella nota dell’ufficio stampa dell’ospedale – il tampone effettuato nell’imminenza delle dimissioni ha dato esito debolmente positivo, per cui sono state attivate tutte le procedure previste per il contenimento del contagio. Pertanto, è stato disposto il trasferimento immediato del paziente nel reparto di malattie infettive, la sanificazione del reparto di ortopedia e l’esecuzione dei tamponi per tutti gli operatori ed i pazienti». Il risultato è stato di quattro positivi: tre infermieri e un paziente che era stato ricoverato accanto al degente proveniente da Gioia Tauro.