Racket in azione a Squillace, dato alle fiamme il Lido Ulisse

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SQUILLACE (CZ) – Grave attentato incendiario a Squillace dove ignoti hanno dato alle fiamme il Lido Ulisse, nota struttura balneare. Le fiamme sono divampate nel corso della notte tra il 2 ed il 3 maggio. Non ci sarebbero dubbi sulla matrice dolosa compiuta nelle immediate vicinanze di un ristorante incendiato appena un paio di mesi fa. «Il secondo atto intimidatorio ai danni di un altro ristorante a Squillace lido, ci pone davanti alla quasi certezza che sia in corso una veemente recrudescenza dell’attenzione di gruppi criminali sugli esercizi commerciali della zona – ha detto Arturo Bova, presidente della commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria, giunto sul luogo dell’incendio – Tutto lascia pensare che si tratti di azioni criminali motivate dal racket delle estorsioni: proprio per questo motivo quindi, mi auguro che da oggi in poi le forze dell’ordine possano registrare una maggiore collaborazione da parte di cittadini e operatori economici della zona. Al contempo, la comunità di Squillace, da sempre un esempio in Calabria quanto a legalità e rispetto delle norme, merita maggiore attenzione investigativa, oltre ad un più continuo controllo del territorio. Fatti come quello accaduto stanotte minano la già fragile economia di un intero paese, non si può rimanere inermi». Anche il sindaco di Squillace, Pasquale Muccari ha commentato con amarezza la notizia: «Resta la nostra rabbia, la nostra impotenza verso chi con inaudita violenza cerca la via della sopraffazione e del dominio malavitoso. Nel mentre confidiamo nelle forze dell’ordine, nostro unico strumento a difesa della civile convivenza, esprimiamo tutta la nostra solidarietà all’amico Franco Paonessa, titolare dello stabilimento balneare, nostro concittadino serio, onesto e laborioso». Secondo il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, è stato colpito «un imprenditore operoso che con grande generosità, è da sempre al servizio della sua comunità, contribuendo alla crescita economica e allo sviluppo turistico di un’area importante. La criminalità organizzata alza il tiro facendo leva sulla propria forza di intimidazione – afferma ancora il presidente Bruno – Siamo certi che le forze dell’ordine faranno chiarezza in tempi celeri sull’accaduto, ma davanti alle fiamme che divorano la struttura in legno del Lido Ulisse, così come è stato per il ristorante “La cena di Afrodite” qualche mese fa, divampa la rabbia e un profondo senso di impotenza. E’ il momento che cittadini e istituzioni camminino assieme in maniera proficua contro l’arroganza criminale – conclude Bruno – che cerca di soffocare con la prepotenza l’impegno, l’entusiasmo e le iniziative virtuose per la crescita della nostra regione». (Foto Sobeida Vera Sanchez)

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