NAPOLI – Dalle prime ore del mattino il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito otto ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di una vera e propria “joint venture” dedita al traffico internazionale di cocaina costituitasi tra il sodalizio camorristico dei “Tamarisco” di Torre Annunziata e un ramo della ‘ndrangheta proveniente dalla costa ionico-reggina. I provvedimenti sono scaturiti da indagini già svolte che, nello scorso mese di aprile, hanno consentito di colpire il clan campano grazie all’arresto dei fratelli Bernardo e Domenico Tamarisco, e dei loro sodali, nonché al sequestro di beni e immobili. Nel corso delle indagini condotte è inoltre emerso che la consorteria campana aveva avviato rapporti intensi con la cosca “Pelle-Vottari” di San Luca, comune della provincia di Reggio Calabria, con un ingente e redditizio traffico di cocaina destinata per il mercato partenopeo.
Le relative trattative, dirette da Bernardo Tamarisco, erano sfociate nella consegna nel novembre 2015 di sostanze stupefacenti presso una struttura b&b di Torre Annunziata: si trattava, nello specifico, di una partita di cocaina del peso di un chilogrammo, propedeutica ad una successiva ben più consistente che, Francesco Pellè, referente del clan calabrese, si era personalmente offerto di consegnare presso la struttura campana, trasportandola in un auto con doppiofondo e grazie alla complicità di Domenico Bartolo. L’intervento tempestivo dei militari ha scovato i trafficanti durante l’atto di consegna impedendo, di fatto, lo scambio. I soggetti destinatari delle custodie risultano essere, comunque, già detenuti in carcere per regressi provvedimenti cautelari eseguiti nel mese di aprile.