Stupri di gruppo su una minorenne, 9 arresti tra la Calabria e il Nord Italia: tre sono parenti di ‘ndranghetisti

Sono parenti di persone affiliate alla ‘ndrangheta alcuni dei nove giovani arrestati stamattina dalla Polizia a Seminara, nel Reggino

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REGGIO CALABRIA – Sono parenti di persone affiliate alla ‘ndrangheta alcuni dei nove giovani arrestati stamattina dalla Polizia a Seminara, nel Reggino, con l’accusa di avere messo in atto “reiterate violenze sessuali di gruppo” ai danni di una ragazza che all’epoca dei fatti, risalenti al 2022 ed agli inizi del 2023, era minorenne. Le nove persone coinvolte nell’operazione, una delle quali è legata da rapporti di parentela ad un amministratore comunale, hanno un’età compresa tra i 32 ed i 21 anni. L’indagine che ha portato agli arresti è stata diretta dal Procuratore della Repubblica di Palmi, Emanuele Crescenti, e dal sostituto procuratore Letterio De Domenico, titolare del fascicolo d’inchiesta. Ad emettere l’ordinanza di custodia cautelare é stato il Gip di Palmi, Anna Laura Ascioti. Dall’indagine é emerso, inoltre, che il gruppo avesse avviato attività per individuare altre possibili vittime di violenze sessuali.

Gli agenti hanno eseguito le ordinanze della custodia cautelare rintracciando i destinatari nella provincia di Reggio Calabria (a Seminara, Gioia Tauro e Palmi), a Cislago e Gerenzano, in provincia di Varese, e Legnano (Mi), nonché presso la Casa di reclusione di Opera a Milano dove è detenuto uno dei soggetti raggiunti dalla misura cautelare. Le indagini dei poliziotti, condotte anche tramite intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno evidenziato che il branco, dal gennaio del 2022 fino all’inizio di novembre 2023 aveva compiuto ripetute violenze di gruppo nei confronti della ragazza allora minorenne.

L’operazione di oggi è la terza parte di un’unica inchiesta. Nelle altre due analoghe, sono stati arrestati nel novembre 2023 quattro giovani responsabili di violenza sessuale di gruppo aggravata contro due minorenni della Piana di Gioia Tauro, e poi, il mese successivo, sono stati arrestati quattro familiari della vittima (la sorella, il fratello e i rispettivi compagni) che avevano tentato di persuadere la ragazza a ritrattare la denuncia della violenza subita. In mattinata, oltre all’esecuzione delle nove misure cautelari, gli agenti hanno anche provveduto a eseguire perquisizioni personali e locali nei confronti degli indagati.