COSENZA – La Squadra Mobile di Cosenza, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha arrestato quest’oggi tre persone con l’accusa di importazione di cocaina proveniente dalla Colombia. Sono finiti in manette Domenico Baldino 54 anni, Andrea Rudisi 37 anni e Romina Reda di 34, tutti residenti nel comune di Mendicino. L’operazione di questa mattina rappresenta il capitolo successivo di quella portata a termine nell’agosto dello scorso anno quando a finire in manette fu Antonio Segreti, 34 anni, il quale, decidendo di intraprendere una nuova tipologia di mercato della cocaina, aveva tentato di farsi consegnare la droga dal paese sudamericano, passando per la città di Londra, tramite corriere espresso. Lo stupefacente era ben nascosto nei tubolari di una sedia impacchettata e consegnata a domicilio dalla Dhl. Quel giorno però, a vestire i panni dei fattorini c’erano gli uomini della squadra mobile agli ordini del vicequestore Giuseppe Zanfini.
Cosenza, traffico di Cocaina sulla tratta Mendicino-Colombia
«Stiamo parlando di un’operazione importante – afferma Marisa Manzini, Procuratore Aggiunto del Tribunale di Cosenza – con la quale abbiamo completato il lavoro iniziato lo scorso anno. Grazie all’aiuto della Polizia inglese, che ci ha segnalato il pacco sospetto, abbiamo da subito avviato delle indagini. Attraverso un’attività di copertura – continua il magistrato – abbiamo deciso di consentire l’arrivo a destinazione del pacco, ovvero a casa di Segreti. Quest’azione ci ha consentito di disarticolare l’organizzazione criminale. La cocaina – dice la Manzini – doveva essere consegnata per lo smercio a Rudisi mentre Domenico Baldino, era colui il quale aveva organizzato e coordinato il viaggio del pacco».
Zanfini e le indagini condotte
Sull’accaduto si è espresso anche il capo della Squadra Mobile di Cosenza, il vicequestore Giuseppe Zanfini, che si è detto soddisfatto del percorso di indagini condotto dai suoi uomini: «Eravamo a conoscenza del destinatario ma volevamo comprendere cosa e chi ci fosse dietro – afferma -.Ad agosto 2015 siamo riusciti a ritardare la consegna del pacco a Segreti, il quale, tramite intercettazioni telefoniche, risultava essere piuttosto nervoso per quell’imprevisto. Una volta arrivato a destinazione, il pacco sarebbe stato consegnato a Rudisi, uno dei tre arrestati di oggi, che poi lo avrebbe immesso nel mercato».
L’intervento della Squadra Mobile, per mezzo di alcuni agenti sotto copertura, vestiti con la divisa del corriere, ha permesso di porre fine al primo tentativo di un nuovo modus operandi relativo al traffico di sostanze stupefacenti. I due uomini arrestati hanno precedenti penali per traffico di droga. La donna, invece, moglie di Segreti e madre di una bambina di pochi mesi, è stata posta ai domiciliari. Durante l’operazione di questa mattina Rudisi ha tentato la fuga nelle campagne di Mendicino. Una corsa di poche centinaia di metri prontamente bloccata dalle forze dell’ordine.
Alessandro Artuso