Truffa a Protezione civile in Calabria, quattro le persone arrestate – NOMI

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CATANZARO – I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e il personale della Direzione Investigativa antimafia di Reggio Calabria, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, stanno eseguendo quattro misure cautelari nei confronti di un funzionario della Protezione civile della Regione Calabria e di tre imprenditori, indagati per truffa aggravata ai danni dello stato. Secondo quanto si è appreso, il funzionario della Protezione civile della Regione Calabria coinvolto nell’inchiesta è stato portato in carcere, mentre i tre imprenditori sono stati posti ai domiciliari. Di nessuno degli arrestati, al momento, sono state rese note le generalità. L’inchiesta che ha portato agli arresti potrebbe essere partita, anche se al momento mancano conferme ufficiali, dalle denunce presentate nei mesi scorsi, subito dopo il suo arrivo alla guida del settore, dal responsabile della Protezione civile regionale, Carlo Tansi, che aveva riferito di avere scoperto illeciti nella gestione del comparto. Nel corso dell’operazione delle fiamme gialle di Catanzaro, nei confronti delle quattro persone arrestate, tre imprenditori e un funzionario della protezione civile, è stato eseguito anche il sequestro di beni per oltre 250mila euro. I provvedimenti disposti dal gip di Catanzaro, su richiesta del Procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e del sostituto procuratore Alessandro Prontera riguardano Nicola Giancotti, 58 anni, funzionario della Regione Calabria già in servizio alla Protezione Civile. Per lui si sono aperte le porte del carcere. Ai domiciliari gli altri fermati: si tratta dell’amministratore di fatto Giuseppe Tornello, di Vicenza di 80 anni, del legale rappresentante Luigi Tornello  di Vicenza di 42 anni e del procuratore speciale, Giuseppe Speziali di Bovalino di 74 anni, della Elimediterranea, società vicentina proprietaria di elicotteri che ha operato per diversi anni nel settore dell’antincendio boschivo per la Regione Calabria. Si erano accordati per far pagare due volte alla protezione civile la stessa fattura per servizi aerei contro gli incendi boschivi: una prima volta a giugno 2013 ed una seconda volta, a distanza di un anno e mezzo, a dicembre 2014.

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