COSENZA – I Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno scoperto una truffa aggravata ai danni dell’INAIL messa in atto da un soggetto che ha percepito indebitamente oltre 70 mila euro a titolo di pensione d’invalidità, a seguito di un simulato “infortunio in itinere”, una fattispecie a tutela del lavoratore che garantisce in caso di incidente occorso durante il viaggio tra abitazione e luogo di lavoro e che riconosce al soggetto sia un’indennità temporanea che una rendita vitalizia mensile. A seguito di un incidente stradale l’uomo aveva dichiarato falsamente che stava rientrando dal lavoro. Per trarre in inganno l’Inail, aveva inoltre comunicato falsi orari di servizio e prodotto false autocertificazioni. Prova regina era stata fornita da un falso testimone, indicato all’Inail dal soggetto beneficiario all’insaputa dello stesso testimone. Gli accertamenti eseguiti sia presso il datore di lavoro che presso il presunto testimone oculare, hanno evidenziato che gli orari di servizio erano in realtà differenti, non esisteva alcuna autorizzazione all’utilizzo del mezzo privato da parte del dipendente e, soprattutto, che il testimone oculare non era presente sul luogo dell’incidente. L’intervento delle Fiamme Gialle ha consentito all’Inps di procedere alla sospensione dell’erogazione delle indennità e l’avvio delle procedure di recupero di quanto indebitamente erogato. Il soggetto è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cosenza per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.