CATANZARO – I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro hanno eseguito, a Catanzaro e a Rho (Milano), un sequestro di beni per un 1,3 milioni di euro a carico di 3 imprenditori edili. I tre sono indagati per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti grazie alle quali abbattevano la base imponibile delle loro aziende. Dalle indagini, coordinate dal pm Andrea Mancuso e dall’aggiunto Giovanni Bombardieri della Procura di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri, è emerso che grazie ad una società “cartiera”, i tre indagati si sarebbero resi responsabili, a vario titolo, dell’emissione e dell’utilizzo di oltre 450 fatture false, in 4 anni d’imposta, per un valore di oltre 3,4 milioni. Le indagini, scaturite da un controllo dell’Agenzia delle entrate, hanno consentito di accertare che la ditta Bryd costruzioni (società cartiera) emetteva fatture per operazioni inesistenti in favore della Edil Laterizi Trasporti, che a sua volta emetteva fatture false nei confronti della Thema impianti.