Vibo, azzerati i vertici del clan Bonavota

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VIBO VALENTIA – Un’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia è in corso a Vibo e Roma per l’esecuzione di un provvedimento di fermo a carico di sei esponenti della cosca di ‘ndrangheta dei “Bonavota”, con conseguente azzeramento dei vertici del gruppo criminale. Si tratta di  Domenico, Pasquale e Nicola Bonavota, Onofrio Barbieri, Giuseppe Lopreiato e Domenico Febbraro. Tra le sei persone raggiunte dai provvedimenti ci sarebbero mandanti ed esecutori di due omicidi compiuti nel vibonese nel 2004. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Reparto operativo e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. I fermati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, omicidio, detenzione e porto di armi, danneggiamento ed estorsione. Le indagini, secondo quanto riferito dagli investigatori, hanno permesso inoltre di fare luce sulle dinamiche criminali coincidenti con l’ascesa della famiglia dei Bonavota. Individuati anche mandanti ed esecutori, sempre riconducibili alla famiglia dei Bonavota, dei danneggiamenti portati a termine con l’esplosione di colpi di arma da fuoco avvenuti a Maierato nel 2004 contro l’azienda di conserve alimentari di Filippo Callipo, allora presidente di Confindustria Calabria, e, nel, 2016 al complesso residenziale “Popilia Country Resort”.

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