Tra Parco della Biodiversità e arte, inaugurata la mostra dell’artista Gianfranco Meggiato

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CATANZARO –  Natura, Musmi, Marca e “Scolacium” per un evento artistico che durerà fino ad ottobre.

Non solo una mostra di straordinaria complessità e valore artistico, ma anche una profonda riflessione di carattere sociale che non si ferma a una pura questione di forma e bellezza.

Con il “Giardino delle Muse silenti”, la grande installazione ospitata dal Parco della Biodiversità Mediterranea nel Parco internazionale della Scultura (MARCA OPEN) inaugurata ieri pomeriggio e visitabile fino al prossimo 1 ottobre, lo scultore Gianfranco Meggiato si confronta con argomenti di forte rilevanza, come quello estremamente attuale della guerra e delle sofferenze che colpiscono la popolazione civile.

«Il complesso progetto del maestro Meggiato testimonia, ancora una volta, la vitalità e il protagonismo della città di Catanzaro che, grazie alla riuscita collaborazione con la Fondazione guidata dal notaio Rocco Guglielmo, è diventato uno dei poli di riferimento culturali più significatici dell’arte contemporanea», ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, aprendo la conferenza stampa di presentazione della mostra.
Il labirinto, è costruito utilizzando sacchi di iuta riempiti di sabbia, come quelli usati nelle zone di guerra per proteggersi dai proiettili delle armi da fuoco o dalle schegge delle bombe. Sono sette sculture nere, le Muse silenti, ad accompagnare il visitatore al centro dell’installazione dove, come ideale punto di arrivo, si incontra un’ottava scultura, l’unica di colore bianco, intitolata Il Mio Pensiero Libero.
Meggiato vuole, infatti, mettere in evidenza prima di tutto “il valore salvifico dell’arte come mezzo per vincere ogni discriminazione, diversità e guerra.

Queste sculture monumentali – afferma ancora lo scultore veneziano – stanno a indicare che solo l’arte, il libero pensiero e l’acquisizione di consapevolezza e non le armi, possono salvare l’uomo da se stesso.

L’uomo non ha bisogno di sovrastrutture ma direttamente dovrà percorrere con l’umiltà dell’apprendista il proprio individuale labirinto per arrivare alla conoscenza, per compiere la propria esperienza del finito”.
Il richiamo agli argomenti militari trova un suo naturale sbocco negli spazi del MUSMI – Museo Storico Militare, che custodisce cimeli, armi e divise relativi a un periodo che va dall’età napoleonica alla seconda guerra mondiale, dove sarà posta Matrix, un insieme di cubi a costituire una sfera, dal quale ne fuoriesce uno che si libera dall’intreccio.

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«Affascinante, coinvolgente, semplicemente suggestivo – dice il direttore artistico del Marca, Rocco Guglielmo, del progetto del maestro Meggiato -.

La scelta di regalare a Catanzaro il privilegio di inaugurare il suo avvincente e stimolante progetto non era scontato: la città si mostra viva, attiva, sempre più centro d’arte e di cultura, luogo che si rigenera aperto alla sperimentazione, sempre animata da nuove pulsioni».
Il curatore della mostra Luca Beatrice, che si è detto davvero felice di essere finalmente approdato a Marca, parla di «una inedita evoluzione di Meggiato dalla scultura all’arte ambientale, che riflette sull’uomo alla ricerca di sé: bisogna perdersi per ritrovarsi, affrontare i propri mostri per sopravvivere, e allo stesso tempo, riconoscere i giusti strumenti.

La  dichiarazione centrale della sua poetica sta nel Il Mio pensiero unico nel centro del Giardino delle Muse silenti: l’arte è libertà, il pensiero vola alto».

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