JACURSO (CZ)- Se un cane insegna le buone maniere. È quello che succede in “Zampalesta u cane tempesta”, nel teatro di burattini andato in scena a Jacurso.
C’è un cane, si chiama Zampalesta. È un cane lupo ridotto in catene dal padrone. Ma ecco che un giorno riesce a liberarsi e scappare, seminando il panico in tutto il piccolo paese. Ed è questo cane il protagonista di “Zampalesta u cane tempesta” è lo spettacolo di burattini di Angelo Gallo che è andato in scena alla sala convegni di Jacurso.
«Porto in giro questo spettacolo – dice Angelo Gallo, scenografo e burattinaio, e che insieme ad Alessio Totaro e Carlo Gallo (attori diplomati presso l’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine) ha fondato la compagnia Teatro della Maruca – da cinque anni. Zampalesta è la nostra maschera. È un lupo della Sila. Insieme a lui in scena anche altri archetipi della Calabria, come il burbero mafioso, un contadino, un cuoco e tanti altri».
Zampalesta è il simbolo della paura ottusa che genera la diversità, ma è anche uno strumento d’insegnamento del rispetto verso se stessi, verso gli altri e verso la natura.
«La morale della favola – aggiunge Angelo – è un inno alle buone maniere, con cui, spesso, si può ottenere molto più di quanto si possa sperare”. Questo spettacolo rientra nella programmazione del circuito “Diteca” Centro Calabria, che corrisponde all’area geografica delle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, gestito dalla compagnia “Porta cenere”, diretta da Mario Massaro, la cui direzione artistica complessiva (del progetto “Diteca” che è composto dai tre circuiti Nord, Centro e Sud Calabria) è affidata a Dante de Rose e Marco Silani. “Diteca Centro” – dice Massaro distribuisce in 16 comuni ben 42 spettacoli. Saremo il 14 gennaio a Montepaone e a Soverato, e, poi, a Filadeflia, a Cirò, a Isola Capo Rizzuto, e in tanti altri teatro».