Castrovillari – Al giro di boa la XIV Stagione teatrale comunale di Castrovillari. Per il sesto appuntamento, mercoledì 24 aprile, alle ore 21,00, al Teatro Sybaris, sarà di scena, “L’Apocrifo (ovvero Demas il ladrone buono e il suo incontro con Gesù) a cura dell’associazione culturale Chimera. La rassegna, fortemente voluta dal sindaco Mimmo Lo Polito e da tutta l’amministrazione comunale castrovillarese, punta sui nuovi linguaggi della scena con spettacoli dal forte impatto sociale e civile e sull’espressione più genuina delle compagnie locali, che portano in scena opere originali di impianto tradizionale e popolare. “L’Apocrifo” scritto e diretto da Fabio Pellicori racconta la storia di Demas, il ladrone buono che viene crocefisso con Gesù. Attraverso la sua vita l’autore ha cercato di raccontare, nel modo più fedele possibile ai testi sacri, la vita dello stesso Gesù. Demas nell’immensa storia del Nazareno è un uomo sconosciuto, nascosto, apocrifo. Come può essere Gesù per l’uomo, fino a quando l’uomo non apre il cuore e lo vede, lì, affianco a se, sulla sua croce. Quella croce che racconta il suo sacrificio per noi, per il suo popolo. L’uomo finalmente lo riconosce e aggiunge: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno.” gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso” (Luca 23, 42-43). Uno spettacolo, definito dalla stampa “[…] pieno di poesia, a tratti struggente ed emozionante, con tanta umanità[…]”. Protagonista è Fabio Pellicori, segnalato al Premio Ubu, come migliore attore nel 2005 con Kitsch Hamlet di Scena Verticale, con lui Franco Iannuzzi, Camillo Maffia e Nunzio Seminara che eseguiranno le musiche composte da Camillo Maffia. La scenografia è di Francesca Rizzuto, mentre luci e fonica sono di Gianluca Guzzo. E come sempre, quando le luci si spengono sul palcoscenico del Teatro Sybaris, lo spettacolo si sposta ne “La Sartoria”, suggestivo punto di approdo di persone e di idee. Nel cuore del centro storico, “La Sartoria” è un posto off, originale, a cominciare dal nome, nato per accogliere pubblico e teatranti, che qui si intrattengono piacevolmente a chiacchierare e discutere sullo spettacolo appena finito per poi spaziare. Magari sorseggiando un bicchiere di ottimo vino locale e degustando pietanze della tradizione castrovillarese, non disdegnando però le contaminazioni di terre lontane.