Inizia la tournee estiva per l’associazione culturale Aprustum che porta nei teatri e nelle piazze calabresi “A che servono questi quattrini?”, la celebre commedia scritta da Armando Curcio e resa famosa dal film omonimo con Eduardo e Peppino De Filippo. Ecco le prime date del tour:
martedì 29 luglio ci sarà il debutto nella rassegna estiva “Restate a Rocca Imperiale”, promossa dal Comune di Rocca (Piazza Monumento, ore 21,30);
il 5 agosto Aprustum farà tappa all’anfiteatro di San Basile;
il 6 agosto sarà ospite nell’anfiteatro “Belluscio” di Altomonte;
giovedì 7 agosto “A che servono questi quattrini?” sarà in scena all’auditorium degli Orti Mastromarchi a Saracena.
“Il danaro non ha mai dato la felicità a nessuno! Specialmente quann’è poco! ” dice lo sprovveduto Vincenzino Esposito con una riserva di popolana ironia che mette in discussione la tesi del suo maestro filosofo.
Scritta con successo da Armando Curcio per i De Filippo, alla vigilia della seconda guerra, prima che il furore attivo degli eventi devastasse ogni dolcezza, “A che servono questi quattrini?” sa smitizzare con garbo incensurabile retoriche corporativiste o stakanoviste di quegli anni esaltati. La sceneggiatura è condita con battute tanto brillanti quanto intelligenti sul rapporto delle persone con i beni materiali, con l’apparire nella società, con le dinamiche uomo-donna nella vita di coppia. Il tutto con buon gusto e senza mai scadere in volgarità. In quest’epoca di furia tecnologica, avvelenata dall’ansia di denaro e dal consumismo dissennato, la compagnia Aprustum (reduce dai successi de “Le voci di dentro” e di “Lu curaggio de nu pompiere napoletano”), porta in scena questa surreale commedia di Curcio affinché sia divertita riflessione per rivalutare, assolvendoli dal senso di colpa, anche il tempo improduttivo, le pause inerti che rivitalizzano la fantasia e il piacere del sentirsi vivere.
Diretto da Casimiro Gatto, lo spettacolo vede sulla scena Fedele Battipede, Antonio De Biase, Filomena De Tommaso, Nunziato Di Benedetto, Ivan Donadio, Luca Donadio, Marianna Fortunato, Luigi Grisolia, Rosanna Guaragna, Alessandro Laitano, Gabriele Pacenza, Mariella Pudia, Claudio Scriva e Lucrezia Zaccaro. Le scenografie sono di Andrea Magnelli.