COSENZA – Riparte il 10 novembre presso il cinema San Nicola di Cosenza la quinta edizione della rassegna cinematografica “AltriSguardi”. Nata dalla collaborazione tra l’associazione Cineforum FalsoMovimento, impegnata da oltre due decenni nella diffusione della cultura cinematografica nella provincia di Cosenza, e CGC Srl – Sale Cinematografiche Cosenza, la rassegna ci porterà con cadenza settimanale alla scoperta di film selezionati dai più qualificati Festival, segnalati dai critici cinematografici, acclamati e premiati in tutto il mondo che altrimenti non vedrebbero la luce nelle sale cosentine.
Si inizia appunto mercoledì 10 novembre con “Quo Vadis, Aida?” della regista bosniaca Jasmila Zbanic, candidato al Premio Oscar 2021 come miglior film straniero. Una lezione di cinema che ci immerge fin da subito nei tragici fatti avvenuti a Srebrenica nel luglio 1995, quando gli uomini al comando di colui che fu definito il “macellaio dei Balcani” – il generale serbo Ratko Mladić che nel giugno scorso, dopo un processo durato anni, ha avuto confermata la condanna all’ergastolo per genocidio – ingannarono le Nazioni Unite e la comunità internazionale riuscendo a conquistare la città bosniaca di Srebrenica dove causarono la morte di 8.372 uomini e ragazzi, vittime alle quali il film è dedicato insieme alle donne rimaste.
Dalla Francia arriva invece “Titane” di Julia Ducournau fresco di Palma d’oro all’ultimo festival di Cannes, in programmazione mercoledì 17 novembre. Sfacciato, coraggioso, “Titane” è prima di tutto una storia d’amore, quel tipo di film disturbante che genera riflessioni e distorsioni, destinato a dividere gli spettatori tutti, anche i più cinefili e disinvolti. “Titane” è un unicum di questi tempi, e non solo perché ha visto trionfare una donna al Festival di Cannes, la seconda in tutta la sua storia dopo Jane Campion con “Lezioni di piano”, ma anche perché mette in discussione i concetti di intimità, dipendenza, indipendenza, relazioni, sessualità, genere e l’idea stessa di essere umano. Un film difficile da dimenticare.
Mercoledì 24 invece saliremo su una Saab 900 rossa per un viaggio dell’anima con la proiezione di “Drive my car” capolavoro di Ryûsuke Hamaguchi, premiato a Cannes 2021 per la miglior sceneggiatura. Tratto da un racconto di Murakami Haruki presente nella raccolta “Uomini senza donne”, è un lungo, complesso e struggente percorso nelle solitudini e nelle fragilità di un gruppo di uomini e di donne la cui vita ruota attorno al teatro. Un film fatto di parole da ascoltare e guardare con pazienza. Solo così ci si accorgerà di trovarsi di fronte a un autentico capolavoro.
Cosa saremmo disposti a fare per amore? Quanto valore diamo alla nostra libertà? Fino a che punto è possibile spingere i limiti del proprio corpo? Quali sono i limiti etici, morali, dell’arte e della rappresentazione? In che modo culture e contesti diversi possono trovare un dialogo? Sono tante e contemplano diversi punti di vista le questioni che attraversano invece la storia di “L’uomo che vendette la sua pelle”, della regista e sceneggiatrice tunisina Kaouther Ben Hania. Realizzata in 32 giorni e con un budget di 2,5 milioni di dollari, è il primo film tunisino a ottenere una candidatura all’Oscar come Miglior film straniero. Vincitore del Premio Edipo Re per l’inclusione e del Premio Orizzonti Miglior attore alla Mostra del Cinema di Venezia 2020, sarà in programmazione mercoledì 1 dicembre.
L’offerta al Cinema San Nicola sarà arricchita da altri eventi extra previsti per lunedì 13 e 20 dicembre. Insomma una fine anno all’insegna del cinema d’autore con una attenzione particolare anche al prezzo del biglietto: 4 euro.