DIAMANTE (CS) – Una maratona di cooking show, cinquanta in cinque giorni. L’omaggio a Frida di cento artisti di tutto il mondo. E ancora la rievocazione storica dell’arrivo di Carlo V con la frittata di millecinquecento uova. Il matrimonio fra il peperoncino e la “violetta” di Longobardi. Con l’aggiunta di tanta gastronomia dolce e piccante, alla presenza degli chef stellati Don Alfonso Iaccarino e Nino Di Costanzo.
Sono gli ingredienti della cinque giorni di Festival del Peperoncino, che si conclude oggi a Diamante, quest’anno favorita anche dal bel tempo oltre che da spiagge libere e pulite. Guinness dei primati con una frittata di millecinquecento uova come quella preparata dai monaci di Padula in onore di Carlo V nel 1535. Sul Lungomare e sul Lungofiume centocinquanta stand con leccornie piccanti e cibo di strada. Il piccante contamina tutte le arti: nella Villa comunale ogni sera i film della “Rassegna internazionale del cinema erotico” curata da Enzo Monaco. Tra gli intervenuti, oltre alle istituzioni a tutti i livelli, anche il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella: «la Calabria – ha detto l’enologo – oltre al peperoncino, ha anche il gaglioppo, un vitigno che non ha nessun altro paese del pianeta. Un vitigno che produce uve meravigliose che non sono utilizzate al meglio e potrebbero produrre vini unici al mondo».