LONGOBUCCO (CS) – Nella suggestiva cornice di Piazzetta Sfera a Longobucco si è svolta ieri sera la quinta edizione del premio “Giuseppe de Capua”.
Il premio è stato istituito nel 2014 dall’amministrazione comunale di Longobucco con l’intento di ricordare monsignor Giuseppe De Capua scomparso nel 2007 che nella sua lunga vita ricoprì importanti incarichi ecclesiastici: vicario generale, cancelliere, rettore, docente.
Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco di Longobucco Gianni Pirillo, l’assessore alla cultura Serafino Greco, il Vicario Episcopale alla cultura della diocesi di Rossano don Pino De Simone, Giuseppe Ferraro storico e docente, Sonia Ferrari presidente del Parco nazionale della Sila, Angelo Roseti reparto carabinieri Parco della Sila.
Chi era Mons. Giuseppe De Capua
Mons. Giuseppe De Capua era nato a Longobucco nel 1909 per poi trasferirsi in tenera età presso il seminario arcivescovile di Rossano. Nel 1933 veniva ordinato sacerdote presso il seminario San PIO X di Catanzaro e pochi anni più tardi diventava segretario particolare dell’allora arcivescovo di Rossano Mons. Domenico Marsiglia. All’impegno curiale De Capua accompagnò sempre, come ricorda il suo biografo Giuseppe Ferraro, una speciale predilezione per le problematiche sociali e culturali del territorio come dimostrava il suo impegno per la difesa della dignità umana nel campo di Ferramonti di Tarsia, la ricerca, lo studio della sua storia. Nella sua lunga vita ebbe la possibilità di essere stimato come sacerdote e uomo di vasta culturale e di spessore umano. In diocesi ricoprì vari incarichi come quello di cancelliere della curia, più volte vicario generale e rettore del seminario. Nel 1958 veniva nominato dal Papa Protonotario apostolico, ultimo sacerdote della diocesi di Rossano-Cariati ad essere elevato a tale dignità pontificia. Nonostante gli impegni Mons. De Capua curò sempre la dimensione educativa e formativa dei giovani per la conoscenza del patrimonio cristiano e del territorio. In molti ricordano ancora le sue escursioni tra i sentieri della Sila accompagnato da decine di giovani.
De Capua fu anche prolifico scrittore, numerose sono le sue opere dedicate alla storia di Longobucco e del circondario, alla pietà popolare, alle canzoni dialettali. Insieme a mons. Francesco Godino, don Ciccio, arciprete di Longobucco, ha dato un contributo importante al patrimonio religioso culturale e umano della Calabria.