A Rende una pièce teatrale sulla violenza contro le donne in Sudamerica

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RENDE (CS) – Era il 1997 quando per la prima volta l’attivista e antropologa Marcela Lagarde parlò di “femminicidio” richiamando l’attenzione internazionale sulla grave questione di Ciudad Juárez (Messico), dove, a partire dal 1993, si perpetravano i casi di centinaia di donne prima sfruttate nelle “maquiladoras” e poi barbaramente uccise.

Finalmente in America Latina si cominciò a parlare di violenza contro le donne dando l’avvio ad un percorso di autodeterminazione e di rivalsa, affrancamento, da quel sistema valoriale e di pensiero di un contesto sociale, culturale e politico patriarcale e maschilistista.

La comunità brasiliana presenta Desmontando bonecas quebradas- Smontando bambole rotte

La percezione e la storia di quelle violenze ancora tragicamente attuali vengono ripercorse attraverso la narrazione di “Desmontando bonecas quebradas- Smontando bambole rotte”, lo spettacolo che la comunità brasiliana con Rede Polh Italia, Ciranda Brasileira na Calabria, promuove il prossimo 22 maggio alle 20,30 nella sala del cinema Santa Chiara di Rende in collaborazione con il Consolato Geral do Brasil em Roma, il movimento Marielle presente Cosenza e con il contributo del centro Women Studies dell’Università della Calabria e il patrocinio del comune oltre Campagnano.
La performance che l’artista Luciana Mitkiewicz sta portando in scena con successo in tutta Italia sarà preceduta alle 16,30 dal seminario di studi al museo del Presente “Desmontando bonecas quebradas: la violenza che uccide le donne in Sudamerica”.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Marcello Manna e delle assessore Marina Pasqua e Marta Petrusewicz, interverranno Giovanna Vingelli, direttrice del centro “Milly Villa”, Lindara Nobre Costa, attivista della comunità brasiliana, Antonella Veltri, vicepresidente della rete nazionale D.i.Re e l’attrice Luciana Mitkiewicz. Dopo l’incontro, moderato dalla giornalista Simona De Maria, si esibirà in una perfomance di danza contemporanea la ballerina Giulia Spadafora,” della scuola di danza Azzurra Ballet School.
Al termine dei lavori sarà offerto un rinfresco brasiliano.
«Siamo orgogliosi- ha affermato Marina Pasqua- di poter ospitare nella nostra città un evento di tale portata: necessario per analizzare il fenomeno della violenza alle donne attraverso le arti come veicolo gnoseologico. È una storia tragicamente universale, presente da secoli in ogni meridiano e parallelo. È nostro dovere raccontarla e dare voce a chi non è in grado di farlo».
«Rende -ha sottolineato l’avvocata- dimostra ancora una volta la propria vicinanza alle comunità straniere e ai movimenti grazie anche alla proficua collaborazione con l’Università della Calabria.”.
Desmotando bonecas quebradas è un monologo creato a partire dal rimaneggiamento dello spettacolo Bambole Rotte,che parte dal caso emblematico di città Juarez,in Messico,per trattare il tema del femminicidio in America Latina».
Attraverso un colloquio con il pubblico, l’attrice e ideatrice del progetto, riporta scene dello spettacolo originale e condivide il suo processo creativo: dall’immagine della bambola rotta dalla sua infanzia ai casi di violenza estrema che ha scoperto durante la sua residenza artistica in Messico.
Lo spettacolo sarà in portoghese con sottotitoli in italiano.

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