Abolire la disoccupazione? Un libro ci dice come fare

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COSENZA – E’ in libreria un saggio con la ricetta per rispondere ai bisogni dei tanti disoccupati italiani. Stiamo parlando di 2Vademecum per dare un Lavoro a tutti e mettere in sicurezza il Debito Pubblico”, edito da Simple in collaborazione con l’agenzia letteraria calabrese Bottega editoriale.

Lo scopo del libro è giungere, anche con il contributo dei lettori, alla costruzione di un Progetto bipartisan che dia soluzione al problema della mancanza di lavoro. Il Progetto, nel rispetto dei Trattati europei, tende a conciliare due fattori che, in un sistema neoliberista, appaiono inconciliabili: la flessibilità del mercato del lavoro, che le imprese richiedono e la garanzia, per tutti i cittadini, di avere sempre e comunque un lavoro.

Il Progetto si propone di creare una Zattera Salvagente per i disoccupati, in attesa che si decida da che parte andare: se continuare, con maggiori garanzie per i cittadini, a percorrere la strada neoliberista oppure intraprendere una nuova strada, dopo aver messo al sicuro il Debito Pubblico.

Gli autori, di idee politiche diverse, si sono proficuamente confrontati e hanno scritto il Progetto ispirandosi alla Costituzione italiana, alle parole del Capo dello Stato, che ha affermato: occorre «creare occasioni di occupazione a sufficienza affinché la cittadinanza sia piena e non sia mutilata» e alle parole di Papa Francesco che ha affermato: «occorre reperire nuovi modi per coniugare la flessibilità del mercato con le necessità di stabilità e certezza delle prospettive lavorative, indispensabili per lo sviluppo umano dei lavoratori».

Il saggio si pregia di due imprimatur di qualità scritti da due dei maggiori esperti italiani del settore: la Prefazione del sociologo Domenico De Masi e la Postfazione del socioeconomista Tonino Perna. 

Il saggio si propone quindi come un Progetto che, come scrivono gli autori, prevede la totale eliminazione della disoccupazione in generale e di quella giovanile in particolare. Progetto ambizioso, ma realizzabile.

Più specificatamente ciò avverrebbe tramite la creazione di un’Azienda dei Cittadini, che viene indicata con l’acronimo: Adeci. «L’Azienda – leggiamo dal saggio – sarà di proprietà dei cittadini che ne eleggeranno gli amministratori». E ancora: «Tutti coloro che desiderano lavorare saranno assunti dall’Adeci, che darà loro un Lavoro Minimo Garantito per 4 ore al giorno corrispondendo un compenso di 700 euro mensili e provvederà, se necessario, a riqualificarli. […] L’Azienda dei cittadini sarà quindi un Paracadute per chi perde il lavoro e un Trampolino di lancio per chi ha capacità ma non ha soldi a disposizione».

Lavoro produttivo, quindi: non assistenzialismo. La copertura finanziaria verrà assicurata dalla sterilizzazione del Debito Pubblico. Operazione che, nel pieno rispetto delle norme giuridiche ed economiche italiane e comunitarie (questo è un particolare che viene ribadito più volte), verrà effettuata tramite l’emissione di una sorta di moneta complementare denominata Eurocertificati.

 

Non mancano nel saggio le critiche, costruttive, alle attuali posizioni neoliberiste dell’Unione Europea, alla sua governance, al mondo delle banche e l’indicazione di un percorso per la creazione di una nuova Unione Europea effettivamente democratica e solidale, come auspicato nella Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950.

 

Gli autori precisano: sterilizzare il Debito non significa non pagarlo; l’Italia è un Paese serio, e paga i suoi debiti. Sterilizzare il Debito significa invece renderlo inoffensivo senza danni per i cittadini. La sterilizzazione del Debito, è utile non solo ai cittadini, ma anche allo Stato che non sarà più costretto a prendere ordini dalla finanza speculativa che, oggi, è in grado di dare direttive ai governi e di farli cadere se non obbediscono.

Altra caratteristica del libro è quella di essere un work in progress. La pubblicazione si apre con un appello che coinvolge tutti: gli autori chiedono infatti non soltanto di agire, ma soprattutto di informarsi, leggere il Vademecum, porre domande, sollevare dubbi concreti e dare suggerimenti al fine di arrivare a proporre un progetto definitivo “senza se e senza ma”. Per questo mettono a disposizione dei contatti email dedicati ai lettori che intendono contribuire a perfezionare il Progetto. Una caratteristica particolare del volume è l’articolazione dei testi in domande e risposte, le c.d. Faq, gradite ai giovani, che facilitano la comprensione dei testi e una veloce individuazione degli argomenti di maggiore interesse.

Per consentire la massima diffusione e per sottolineare lo spirito di pura solidarietà li ha animati, gli autori hanno consentito a un gruppo di giovani di offrire il Vademecum gratuitamente online sul sito www.disoccupatiunitevi.it

Il libro è già presente nelle migliori librerie italiane.

 

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