ACRI (CS) – A seguito della convenzione tra il Comune di Acri, l’Università “La Sapienza” di Roma e l’Università della Calabria, prende avvio un progetto pluriennale di indagini archeologiche sul territorio. Dal 12 settembre e per cinque settimane successive saranno impegnati, infatti, archeologi professionisti e un gruppo di studenti di archeologia iscritti a diversi Atenei italiani, che, attraverso mirate ricognizioni, perlustreranno il territorio al fine di documentare le numerose presenze antropiche antiche.Il progetto è frutto di mesi di costante lavoro e di intensi contatti e incontri programmatici.Dopo la scoperta del sito di Colle Dogna avvenuta nel 1996, tra il 1999 e il 2000 venne avviato, dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Calabria e dall’insegnamento di Preistoria e Protostoria europea de “La Sapienza”, un programma di indagini stratigrafiche sul sito stesso, che si conclusero, dopo una lunga interruzione, nel 2008. Nel contempo, nel 2002 era stato intrapreso un progetto di studio del territorio mediante la redazione di una carta archeologica.L’attività di rilancio delle indagini topografiche, autorizzate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, è finalizzata ad una mappatura totale per comprendere le dinamiche insediative e di occupazione nella loro diacronia e ad una valorizzazione del territorio che vede la sua ultima espressione nell’apertura di un Antiquarium locale e di una serie di percorsi che consentiranno di leggere e interpretare le tracce di un passato che è endemico nella nostra cultura. Il Museo, che verrà allocato nel piano nobile di Palazzo Sanseverino Falcone, rientra in un più ampio programma di valorizzazione del territorio volto all’istituzione di una rete museale che vedrà anche la necessaria riorganizzazione statutaria delle sedi museali già esistenti.