Al “Leggere&Scrivere” si parla di fundraising, progetti condivisi per investire sulla cultura

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VIBO VALENTIA – Sostegno economico alla cultura, costruzione di un percorso condiviso con la comunità e la cittadinanza, maggiore attrattività del territorio. Questi i punti salienti dell’incontro tenuto oggi a palazzo Gagliardi, nell’ambito dell’ultima giornata del Festival Leggere&Scrivere 2017, con Massimo Cohen Cagli, direttore della Scuola di fundraising di Roma; Donatella Romeo, segretario generale della Camera di Commercio di Vibo Valentia e il presidente di Confindustria Vibo, Anselmo Pungitore. Padrone di casa è stato il direttore del festival Gilberto Floriani, qui in veste di direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese. La discussione è stata introdotta da Floriani, che ha affermato: «Abbiamo lanciato in queste settimane l’iniziativa Bibliocard – con il quale si potrà diventare donatori del Sistema Bibliotecario Vibonese e sostenere servizi e progetti vari, tra cui la biblioteca itinerante – per creare uno vero e proprio patto di reciproco scambio con i cittadini di Vibo. L’iniziativa è all’avanguardia per la Calabria, ma si inserisce in quel rapporto tra economia, comunità e cultura che oggi è uno dei grandi temi in Italia». Illustrando il concetto di fundraising, Cohen Cagli ha spiegato: «Non significa semplicemente raccogliere soldi, ma reperire risorse finanziarie attraverso la promozione e la sponsorizzazione. La storia del fundraising ha radici profonde. Nasce nel 1200, in corrispondenza della creazione dei Comuni, quando le Misericordie creano gli ospedali. Il tema centrale è infatti garantire risorse per produrre benessere. Da qui la grande sfida: accrescere la conoscenza attraverso educazione civica e responsabilità sociale. E in questa prospettiva il certosino lavoro promosso dal Sistema Bibliotecario Vibonese è un’esperienza pilota per il Sud». Il presidente di Confindustria Anselmo Pingitore ha puntato il dito sulla redditività: «Come imprenditori noi siamo attenti agli investimenti, al rapporto costi-ricavi. Il connubio impresa e cultura non può prescindere da questo aspetto. Occorre, tuttavia, creare responsabilità sociale nel mondo delle imprese, dobbiamo avviarci su questo percorso». «La settimana che stiamo vivendo a Vibo – ha affermato Donatella Romeo, della Camera di Commercio vibonese – grazie al Festival Leggere&Scrivere è un miracolo. Un viaggio nella cultura per la città e per la Calabria. E pensare che i fondi per la cultura e per i servizi sociali, soprattutto in tempi di crisi, sono i primi a essere tagliati». Romeo ha poi fornito alcuni dati interessanti: «La cultura vale il 5,5% dell’economia nazionale e un milione di occupati, in Calabria conta il 7,3% del Pil e 25mila occupati. Dall’industria culturale alle arti visive bisogna ripensare complessivamente il settore guardando ai nativi digitali e ai nuovi spazi occupazionali che hanno grandi margini di redditività. Per questo, con il direttore Floriani, abbiamo intenzione per la prossima edizione di portare alcuni eventi del Festival all’interno della nostra sede, l’antico convento Valentianum».

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