CATANZARO – Cresce l’interesse per le serate di “Suoni e Visioni” al Museo del Rock ed il motivo va ricercato oltre che nella rarità di un vinile d’epoca assoluto protagonista della scena, anche nell’impegno di Piergiorgio Caruso & c. che operano una rilettura culturale della storia del rock.
La serata Beatles ha registrato un tutto esaurito dovuto alla popolarità dei Fab Four, ma comunque da ascrivere alla passione di un pubblico importante e competente, sempre attento alle vicende del rock e che ha inserito “Suoni e Visioni” nell’agenda degli eventi da non perdere.
Un pubblico al quale gli organizzatori rivolgono un costante ringraziamento e che peraltro, e non era la prima volta, ha reso troppo piccoli gli spazi degli incontri musicali con quei “posti in piedi” salutati come ulteriore evento della serata.
Il segnale più confortante arriva da tanti giovani e giovanissimi che partecipano al fianco degli immancabili testimoni di quelle generazioni che hanno vissuto la leggenda rock e che oggi amano riviverla.
La formula (John+Paul+George+Ringo) come filo conduttore ha funzionato alla perfezione: nessun commento è apparso banale o privo di quella capacità critica in grado di tenere viva l’attenzione del pubblico ed aprire il confronto che di ogni ambito culturale è l’essenza.
Così “Suoni e Visioni” ha da poco superato il primo anno di vita e continua a crescere in una struttura organizzativa ben collaudata, con il supporto logistico di Alchimia nei servizi d’accoglienza, di Giampiero Ferro, promotore di eccellenti serate a tema blues che mette a disposizione le strumentazioni tecniche, dei diversi autori che nell’ascolto delle proprie collezioni aiutano la costruzione delle storie da raccontare; il tutto, “last but not least”, sotto l’abile regia di Piergiorgio Caruso che del Museo del Rock è l’anima per eccellenza. “Grazie anche alla stampa locale – aggiunge Caruso – che ci sostiene costantemente”.
E così, mentre cresce l’attesa per i prossimi appuntamenti (Lucio Battisti? Bob Dylan?), il Museo del Rock riapre alla musica dal vivo: dopo il successo della Big Noise Band di Righini e company va in scena, venerdì 23 novembre alle 20.00, “Take off road”, altro gruppo rock cittadino composto da professionisti con l’amore per la musica. La formazione è nel classico quartetto con Cesare Focarelli (in arte Caesar Fox) alla chitarra e voce, Domenico Gallelli (ovvero Dom de Luise) al basso, Peppe Sanzi alla chitarra solista e Stefano Focarelli alla batteria. Un gruppo ben collaudato che certamente farà divertire il pubblico e si inserisce alla perfezione nella struttura museale avendo un forte repertorio rock-blues, più o meno sul genere Cream e dintorni. L’ingresso è rigorosamente gratuito e gli appassionati non perderanno certo l’occasione per una serata all’insegna della buona musica.