ROMA – Si è concluso domenica 29 settembre il Roma Web Fest, primo festival italiano dedicato alle Web Series tenutosi a Roma presso il teatro Golden di via Taranto e come ogni Festival che si rispetti ha avuto i suoi vincitori.
A parte il premio del pubblico che come vi avevo già preannunciato è già assegnato ad inizio rassegna alla WS “Revolution” per essere stata la più votata dagli utenti, il resto dei numerosi premi sono stati assegnati a:
Migliore web serie (Premio Roma Web Fest) : Stuck
Migliore web serie straniera : Deja Vu
Migliore web serie italiana : Le Cose Brutte
Miglior Produttore : Revolution
Miglior regia : Runaway
Migliori effetti speciali : Lost in Google
Miglior soggetto/sceneggiatura : Stuck
Miglior montaggio : Stuck
Miglior Fotografia : Runaway
Miglior Colonna sonora : Runaway
Miglior Sound Design : Runaway
Miglior attore : Vincenzo Alfieri
Miglior attrice : Valentina Izumi
Miglior scenografia&costumi : Revolution
Miglior Crossmedia Storytelling : Lost in Google
Miglior Community : Lost in Goole
Miglior Sigla/titoli/link (paratesto) : Soma
Miglior scena horror (de paura) : Soma
Miglior scena comica (Lol) : Le cose brutte
Miglior scena d’azione : Lost in Google
Premio Fashion Film : Prada wears the Devil
Premio del Pubblico : Revolution
Premio speciale alla web serie 180 secondi di Valerio Bergesio
Durante la rassegna si è avuta comunque la possibilità, oltre che di poter visionare le opere in concorso, di partecipare a workshop, manifestazioni e tavole rotonde con gli addetti ai lavori, autori, produttori e tutti i protagonisti che “abitano” l’universo WS.
Nel complesso una manifestazione abbastanza riuscita anche se, ad essere sinceri, carente nell’organizzazione (mancava per esempio un programma stampato se non quello affisso e ripetutamente corretto), nell’accoglienza ai visitatori (problemi per ricevere il pass) agli addetti stampa (nessun materiale è stato distribuito) e visto il respiro internazionale che si voleva dare all’evento anche gli spazi del teatro Golden erano mal organizzati ed angusti eccenzion fatta per la sala proiezione principale che comunque sia non ospitava più di un centinaio di persone.
Alessandro Sardone