Un grande successo per il debutto, ieri sera, al Teatro A. Rendano, del musical “Mosè”. Tre serate dedicate alla danza, tre sold out per la Compagnia Skanderberg e per gli allievi della Scuola d’arte di Mirella Castriota. Un gran finale affidato all’ottava produzione della Compagnia di balletto Skanderberg, assieme ai giovani e talentuosi attori e cantanti della “Scuola d’Arte” ha superato la prova riscuotendo lunghi applausi e il gradimento del pubblico. La direzione artistica è di Mirella Castriota e la direzione tecnica è affidata a Gianfranco Mastroianni. Dopo “Alleluja Brava gente”, “Rugantino”, “Se il tempo fosse un gambero” e il musical della Disney “Il Re Leone” la storica Compagnia di balletto Skanderberg, i giovani ballerini della “Dance Studio” di Mirella Castriota e gli attori e cantanti della Scuola d’Arte Mirella Castriota si sono messi nuovamente in gioco proponendo Un’epopea biblica. Uno spettacolo ispirato al musical “I dieci Comandamenti” del regista francese Elie Chouraqui e al film d’animazione “Il principe d’Egitto” della DreamWorks Animation del 1998, con la regia di Brenda Chapman. Le canzoni nel musical sono tutte inedite, scritte e arrangiate dal regista e attore Luca Ziccarelli.
Una messa in scena di grande impatto visivo affidata alla creatività della scenografa Alessia Lucchetta. “Questa volta ci siamo superati – ha spiegato la regista Patrizia Castriota – per rendere sul palco l’esodo dl popolo ebraico la nostra brava artista ha creato delle vere e proprie scene animate. Decine di fondali disegnati da Alessia Lucchetta che grazie a una virtuosa tecnica pittorica danno allo spettatore l’impressione di assistere ad una scena in animazione. Sul palco siamo riusciti persino a dividere le acque!”
A tenere le fila dello spettacolo, diretto da Patrizia Castriota e Luca Ziccarelli (sul palco nei panni di Jedro, il padre di Sephora) i bravi Marco Provenzano, interprete del patriarca Mosè (dalla voce chiara e intensa nei suoi assoli) e Ramses, fratellastro di Mosè ed erede al trono e futuro Faraone d’Egitto (giovane e promettente interprete, emozionante la sua interpretazione della scena delle sette piaghe d’Egitto). Con loro un cast di giovani e bravi cantanti e attori. Da Francesca Ardito (nei panni della moglie di Mosè, i quadri che lo vedono duettare con Marco Provenzano sono efficaci); Cristina Aiello che interpreta Miriam e i divertenti Edoardo Marcianò e Adam Ruffolo (i due perfidi sacerdoti) che hanno strappato più di un applauso nelle loro gustose gag.
La storia ripercorre le Antiche Scritture. Mosè (M. Provenzano), cresciuto alla corte del Faraone, vive da principe con il suo fratellastro Ramses (D.Caccuri). Fino a quando non scopre di essere ebreo e di essere stato destinato da Jahvé a ricondurre il suo popolo nella terra promessa. La maledizione delle sette piaghe costringerà il faraone Ramses a lasciar partire i suoi schiavi ebrei che, attraverso il Mar Rosso, arriveranno al Sinai dove Mosè riceverà le tavole della legge. Una marcia irta di difficoltà, affrontata grazie all’illuminazione della fede, che attraverso il Mar Rosso, guiderà gli ebrei alla Terra Promessa.
Suggestivi quadri corali e coreografie dinamiche sono stati gli ingredienti di uno spettacolo che ha reso omaggio a una delle pagine più emozionanti dell’Antico Testamento. Soprattutto, grazie ad una scenografia ad effetto (firmata dalla pittrice di scena Alessia Lucchetta) e ai costumi disegnati da Patrizia Castriota. “Si tratta di una storia che tocca il cuore e che commuove fino alle lacrime il pubblico, così come ci siamo emozionati noi nel costruire lo spettacolo – racconta la regista Patrizia Castriota – rispetto alle precedenti produzioni, siamo cresciuti e ci siamo misurati con un testo scritto da noi”. Un musical originale e che si ispira al ritmo divertente e grottesco del film di animazione e ai quadri più classici del musical francese “I dieci comandamenti”. Ma il valore aggiunto della Compagnia Skanderberg è nel dare largo spazio alla danza. Coreografie all’insegna della commistione di stili. Le coreografe Angela Tiesi e Lia Molinaro hanno montato pezzi di grande impatto in cui si sono mescolate la danza moderna e la contemporanea.
Una vera e propria fucina di talenti, la Scuola d’arte di Mirella Castriota. Giovani artisti che crescono di anno in anno. Così come il corpo di ballo della Compagnia Skanderberg, nata nel 1985. Nella storia del balletto calabrese fu la prima in assoluto che ad operare con il sovvenzionamento statale da parte del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. Oggi, insieme a professionisti di fama internazionale ha ottenuto notevoli riconoscimenti.
“Siamo soddisfatti del lavoro svolto dai nostri ragazzi- commenta Mirella Castriota- Quest’ultima produzione dimostra che sono migliorati artisticamente. Sono riusciti a portare, sulle tavole del palcoscenico, lo spirito originale dell’epopea biblica”.
Un debutto che promette bene per i giovani artisti diretti dalla regista Castriota che continua: ”Nei prossimi mesi, abbiamo intenzione di girare – annuncia – e proporre questa produzione nei festival e nei cartelloni estivi. Uno spettacolo su cui puntiamo e che ci darà, ne sono certa, grandi soddisfazioni”.